avanti dal comando della polizia locale che ha mappato il territorio mesagnese e lo ha pulito dai rifiuti che i cittadini di Mesagne, e non solo, gettano arbitrariamente nelle campagne. Durante tale operazione i vigili hanno collocato alcune telecamere di videosorveglianza mobile che hanno svolto bene il loro lavoro. Inoltre nelle prossime settimane dovrebbero essere installate altre telecamere che hanno il compito di intercettare i sozzoni nel momento in cui abbandonano i rifiuti. Il dato che risalta maggiormente è che sono stati gettati, e fortunatamente recuperati, diversi chilogrammi di manufatti in amianto che dispersi nell'aria sono un grave pericolo per l'ambiente e per l'uomo. Il controllo è stato possibile grazie al contributo professionale e uomano fornito dall'ufficio Ecologia e in particolare dal funzionario responsabile, Francesca Andriola.
Si è conclusa in queste ore l’operazione coordinata dall’Assessorato all’Ecologia e dal Comando di Polizia Locale per il recupero straordinario di rifiuti abbandonati dalle periferie urbane e da numerose contrade vicine alla città. Un lavoro certosino, durato nel complesso quasi due mesi: è stato necessario, infatti, innanzitutto mappare le numerosissime segnalazioni di cittadini e tutte le criticità registrate dal personale comunale incaricato alla sorveglianza del territorio; poi si è proceduto ai recuperi coinvolgendo ditte specializzate ed infine si è indagato, individuato e sanzionato diversi «vandali dell’ambiente», grazie soprattutto all’istallazione di telecamere fisse e mobili in punti particolarmente critici.
Notevole la quantità di rifiuti recuperati: da una carcassa d’auto abbandonata a ridosso della città, ad ingombranti di ogni tipo, da materiale edile di risulta a vecchi arredi casalinghi, fino a rifiuti speciali e pericolosi come l’amianto e «semplici» rifiuti solidi urbani abbandonati. Tutti recuperati e differenziati nel rispetto delle diverse tipologie di materiali e secondo quanto previsto dalla Normativa in materia. Sembra che i manufatti di amianto recuperati peserebbero circa 1.000 chilogrammi. altro che bazzecole.
I punti della città interessati dagli interventi sono stati molti e spaziano dal pieno centro abitato – come via Foggia e via Vignola – alle periferie, fino alle contrade: da Corcioli a Muro Tenente poi Vergine, Tagliata, S. Gervasio, Pizzo Russo, vecchia Latiano, Caposchiavo, Petrosina, Misericordia, San Luca.
Fondamentale per l’Ufficio Ecologia è stato l’apporto del Comando dei Vigili Urbani sia in fase di censimento che in quella di individuazione dei trasgressori attraverso le immagini delle telecamere, l’incrocio di dati e diversi altri strumenti su cui alcuni agenti si sono di recente specializzati fornendo un importante apporto alla lotta contro l’inciviltà ambientale che l’Amministrazione Comunale ha intrapreso con decisione fin dal suo insediamento.
«Non ci sarebbe bisogno di alcuna campagna di raccolta straordinaria – ha commentato a margine degli interventi l’assessore al ramo Tecla Pisanò – se ognuno usasse maggiore senso civico. Interventi come quello realizzato in queste settimane permettono di recuperare la dignità di alcuni anfratti della città deturpati e violati dall’inciviltà di alcuni ma questo aumenta i costi sostenuti dal Comune e quindi quello che viene pagato da tutti attraverso le tasse. Il tempo che gli uffici dedicano a queste operazioni è sottratto alla crescita della città. Per questo l’attenzione sul tema rimane massima e proseguiremo ancora con maggiore forza con controlli e sanzioni. Il nostro appello – conclude Pisanò - ancora una volta è al senso civico della città: sporcare è da incivili e costa a tutti».