Mesagne ricorda la sua Melissa In evidenza

Maggio 20, 2017 2300

melissa fiaccolata 2017Mesagne non dimentica Melissa.

La studentessa che il 19 maggio del 2012 è stata ammazzata dalla malvagità umana mentre entrava con le sue amiche nell'istituto scolastico "Morvillo-Falcone" di Brindisi. La città non ha dimenticato questa sua figliola la cui vita è stata spezzata prestissimo, non ha dimenticato la sua famiglia, papà Massimo e mamma Rita, né le studentesse ferite nell'agguato e che per lunghi mesi hanno dovuto, loro malgrado, peregrinato in vari ospedali italiani per essere strappate alla morte. La comunità di Mesagne l’ha gridato ieri sera nella tradizionale fiaccolata che ormai da cinque anni, con una cadenza attesa da tutti, si svolge in città per non dimenticare le vittime di quella tragedia che ha colpito gli animi fin oltre i confini nazionali. Anche Facebook non si è sottratta nel ricordare e diversi pensieri sono stati postati sui vari profili dedicati a Melissa. Alla cerimonia iniziata con la celebrazione della messa nella parrocchia di Santa Maria in Betlemme, a cura di don Antonio Mitrugno, era presente il sindaco Pompeo Molfetta, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Semeraro, l’ex sindaco Franco Scoditti, gli assessori Calò e Catanzaro, e pochissimi consiglieri comunali, rappresentati delle forze dell'ordine e del mondo associativo. Durante la celebrazione eucaristica il parroco, don Antonio Mitrugno, ha ricordato che “siamo nel quinto anno in cui Melissa è presente in mezzo a noi attraverso il profumo che lei stessa ha emanato durante il percorso di vita terrena, attraverso l’amore per la famiglia, per la scuola, per i bambini. La famiglia in cui è stata educata al senso della giustizia e della condivisione”. Ed ha concluso: “Questa sera Gesù ci aiuta a incontrare Melissa attraverso il cenacolo in cui ha detto amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Tra i tanti che hanno voluto dedicare un pensiero a Melissa c'è anche Fernando Orsini, già presidente del consiglio comunale con la giunta Scoditti, amico e legale della famiglia Bassi. "Cinque anni, tanti ne sono passati dalla mattina di quel sabato nefasto", ha esordito l'esponente politico che ha aggiunto: "La volontà di dimenticare, di voler cancellare ricordi traumatici, può sempre rappresentare una tentazione, un rifugio umano in cui alleviare il dolore per la perdita di una vita rubata a neanche 16 anni, pensando addirittura possibile recuperare la tranquillità perduta, sanare ricordi familiari e collettivi dolorosi e guardare al futuro, quasi una sorta di palingenesi, senza più il timore che il male possa ripetersi". Tuttavia, ha fatto rilevare Orsini "quando si prova a percorrere questa via, apparentemente piana, ci sbarra la strada e ci assale qualcosa che è più forte di tutto: il ricordo, la memoria. Dimenticare Melissa, il perché dell’orrore che ha ucciso lei e stravolto la vita dei suoi genitori, il loro perenne tormento, è pressoché impossibile. Passeranno gli anni, nulla sarà più come prima, ma la volontà di dimenticare sarà sempre sopraffatta da quella di ricordare".