Mesagne. Morti in aumento, la città chiede chiarezza

Mesagne Bene comune Luglio 11, 2017 3471

cimitero tombe nel camposantoResta alta l'attenzione, e la preoccupazione, a Mesagne

circa i dati forniti dalla Regione Puglia relativi all'aumento di mortalità avvenuto negli ultimi anni. In particolare dovute alle emissioni di Pm10 e di So2 attribuibili alle centrali elettriche e a quelle del Petrolchimico. Dall’indagine emerge una significativa ricorrenza di decessi per varie patologie, con diagnosi di tumore e di numero di ricoveri ospedalieri, proprio nei territori più esposti alle emissioni prese in considerazione, confermando quanto era già emerso in altri studi, ovvero che una parte della mortalità e della morbilità nel territorio brindisino è attribuibile alle emissioni industriali. Nello studio della mortalità per singoli comuni emerge un dato di notevole importanza riguardo il Comune di Mesagne: nel periodo considerato dallo studio, dal 2000 al 2013, si è registrato un elevato tasso di mortalità sia per gli uomini sia per le donne. Molto preoccupata da tale situazione sanitaria è "Mesagne Bene comune" che ha chiesto alla Regione un «approfondimento specifico dello studio epidemiologico, condotto con gli autori dello stesso, proprio su Mesagne e a Mesagne, attraverso un percorso di conoscenza partecipato, che a cominciare dai cittadini attivi coinvolga tutta la popolazione». Guardando le cause specifiche dei decessi, esse sono in ordine d’incidenza: per gli uomini, le cause naturali, i tumori maligni in generale, quello al polmone in particolare, le malattie del sistema circolatorio, le malattie cerebrovascolari, le malattie respiratorie, quelle polmonari cronico ostruttive e quelle dell’apparato digerente; per le donne, le cause naturali, i tumori dello stomaco, i tumori della mammella, le malattie neurologiche, le malattie del sistema circolatorio, quelle cerebrovascolari e quelle dell’apparato respiratorio, le infezioni delle vie respiratorie e le malattie polmonari cronico ostruttive. «Sebbene sia poco probabile che i cittadini mesagnesi siano particolarmente esposti agli inquinanti industriali, dobbiamo evidenziare che qualche mese fa una simulazione dell’Arpa Puglia sulla dispersione degli inquinanti atmosferici aveva fatto registrare proprio a Mesagne concentrazioni elevate di alcuni di questi, con valori prossimi a quelli rilevabili a Taranto», hanno aggiunto da "Mesagne Bene comune" certi che alla pubblicazione della simulazione «siano seguiti degli approfondimenti con misurazioni sul campo per verificare se i risultati del modello avessero un riscontro nella realtà». Davanti a questa preoccupante realtà «ha fatto bene il sindaco Molfetta a chiedere all'Asl di Brindisi, tramite la conferenza dei sindaci, che sia organizzato un incontro con gli estensori dello studio affinché siano forniti maggiori dettagli sui dati pubblicati», hanno concluso gli ambientalisti.  

Ultima modifica il Martedì, 11 Luglio 2017 08:21