La siccità sta mettendo in ginocchio il mondo agricolo

Tranquillino Cavallo Luglio 25, 2017 1637

siccità campoLa mancanza di pioggia e il caldo torrido

ha creato anche in provincia di Brindisi una vera e propria emergenza siccità. A soffrirne, soprattutto, il mondo agricolo con i produttori preoccupati per la perdita di prodotto. Saranno, probabilmente, gli effetti della tropicalizzazione del clima che in questi anni sta elevando la temperatura media. Uno studio condotto da Coldiretti ha fatto notare come, dal 2012 a oggi, si sia registrata una diminuzione delle piogge del 26 per cento. Infatti, nel periodo preso in esame si sono registrati 146,7 millimetri di pioggia, mentre nei primi tre mesi del 2012 erano caduti 197,5 millimetri. Nel medesimo dossier sono stati studiati gli "effetti sui campi della tropicalizzazione del clima", tra cui "la perdita di produzione, l’aumento dei costi per le risemine, le ulteriori lavorazioni, gli acquisti di nuove piantine e sementi". Tra gli effetti più vistosi del clima bizzarro c'è la maturazione precoce dei prodotti agricoli, le violente grandinate e le bombe d'acqua ormai una costante che mettono gli agricoltori in ginocchio. Tutto ciò sta mettendo a rischio anche gli investimenti avviati per l’annata agraria di ortaggi e frutta che fa registrare una diminuzione delle giornate lavorative impiegate nel comparto. Infine, c’è una decisa contrazione della spesa a monte e a valle del settore primario. Le conseguenze della perdurante siccità incidono in maniera negativa anche sul comparto zootecnico dove si è dimezzato il foraggio per gli animali. In questo quadro di criticità agli agricoltori non resta altro da fare che irrigare le colture, dai vigneti agli oliveti, dagli ortaggi al fieno per gli animali, con un aggravio notevole di costi. Importante l’intervento dei tecnici agrari per mitigare i danni. Gli esperti del Codivabri di Brindisi, ad esempio, aggiornano i loro produttori con alcuni sms in cui riferiscono le condizioni meteo di una settimana e suggeriscono gli interventi fitosanitari da effettuare nei campi per cercare di salvare il raccolto. Un altro consiglio che gli esperti hanno diffuso in questi giorni è di prevenire gli incendi tagliando dai propri campi le sterpaglie e le stoppie. A seguire da vicino l’andamento climatico c’è la Coldiretti con i suoi tecnici. “Se questa siccità dovesse continuare la situazione diverrebbe piuttosto delicata – ha spiegato Sergio Botrugno, presidente Coldiretti – sui nostri terreni argillosi si notano già delle fessurazioni dovute alla perdurante siccità. Altri problemi si registrano sui vigneti, nel periodo d’invaiatura, e nei campi coltivati a ortaggi”. Altro problema che il presidente Botrugno ha denunciato è lo scarso intervento del Consorzio di Bonifica dell’Arneo. “Non è un servizio capillare quello che è offerto agli agricoltori”, ha fatto notare il presidente che, in ogni modo, ha tenuto a far notare l’esperienza positiva fatta dagli agricoltori a Fasano che per irrigare hanno utilizzato le acque reflue depurate. Anche a Mesagne, nei lustri scorsi, fu realizzato un impianto di depurazione delle acque reflue che è rimasto una cattedrale nel deserto. Mai utilizzato. Intanto per domani pomeriggio è prevista pioggia. “Speriamo – ha detto Botrugno – che non cadano bombe d’acqua che anziché aiutare devastano i campi”. Infine, contro gli effetti della siccità è possibile accedere alle assicurazioni che rimborsano i danni. A noi interessa portare avanti le colture e non i rimborsi assicuratici”, ha chiosato in chiusura il presidente Botrugno.