dagli investigatori della Mobile ed in particolare dagli operatori della specializzata Sezione Antidroga. Più nello specifico può dirsi in proposito che, nel primo pomeriggio di ieri, gli investigatori della Polizia di Stato hanno individuato e sottoposto a perquisizione domiciliare il 48enne brindisino CAIULO Michele. Dagli Agenti della Mobile, l’atto di ricerca, è stato effettuato nell’abitazione di pertinenza del CAIULO, ubicata nel cuore della città e cioè in una delle stradine attigue alla centralissima Piazza Vittoria. Nel domicilio del perquisito, gli operanti rinvenivano – oltre al necessaire per la preparazione delle dosi – ben tre tipi differenti di sostanza che, poi, al narco-test risulteranno stupefacenti e in particolare: • in cucina, su un tavolo, venivano trovati 3 involucri di cellophane contenenti eroina; il peso complessivo della citata sostanza contenuta nelle menzionate confezioni era di 138 grammi; • sempre in cucina veniva reperito un bilancino elettronico di precisione, delle forbici e vari ritagli ricavati da buste in cellophane di colore bianco e azzurro; • in camera da letto, dentro un comodino, veniva rinvenuta marijuana compressa in panetto del peso di 204 grammi. Erano altresì colà reperiti un piccolo trita-erba in metallo di colore argento e un rotolo di nastro adesivo di colore nero; • sul medesimo comodino, accanto alla base di una lampada, veniva rinvenuto dell’hashish distinto in quattro piccoli pezzi che risultavano del peso complessivo di grammi 19,5; • in casa, ancora, in banconote di vario taglio, veniva recuperata la somma di danaro contante di 775 Euro, la medesima veniva sottoposta a sequestro in ragione della verosimile possibilità che si trattasse di provento dell’illecita attività. Il rinvenimento di ben tre differenti varietà di stupefacente, la partizione della droga in più involucri, la disponibilità di un trita-erba e del bilancino elettronico di precisione e dei ritagli di buste di cellophane erano tutti elementi che facevano propendere gli operatori di polizia per l’ipotesi che detta sostanza avesse quale destinazione ultima l’illecita cessione. In considerazione di quelle evidenze, il CAIULO veniva tratto arresto e, dopo la redazione dei necessari atti ed il rituale avviso al P.M. di turno della locale Procura della Repubblica, veniva associato presso la Casa Circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente.
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