Il fenomeno, tra l’altro, ha comportato l’avvio di mirate azioni della Squadra Mobile brindisina, finalizzate ad individuare i responsabili di tali delitti, ma soprattutto i ricettatori dei veicoli asportati.
Negli ultimi mesi, infatti, numerosi sono stati i nascondigli di auto rubate individuati dagli investigatori della Polizia di Stato ed ove erano riposti mezzi in attesa di essere smontati e/o ricondizionati per una loro nuova alienazione a terzi interessati. Oltre alle auto, come si rammenterà, nelle precedenti occasioni, dagli investigatori della Squadra Mobile venivano anche trovate chiavi adulterine, centraline elettroniche, motori e pezzi di auto rubate.
Continuando su questa positiva scia, nel primo pomeriggio di venerdì 4 agosto scorso, operatori della Squadra Mobile avevano modo di perlustrare le zone di Pigna Flores, riuscendo a rinvenire, occultato in un canneto, un grosso fuoristrada modello Range Rover che, peraltro, risultava regolarmente chiuso e non presentava, ad un primo esame, segni tali da farlo ritenere di provenienza illecita.
Non di meno, oltremodo solleciti erano gli accertamenti attuati dagli investigatori per stabilire perché mai una così potente autovettura – similare a modelli utilizzati in passato per gravi azioni delittuose a Brindisi e Provincia – fosse presente in un canneto, nascosta all’immediata vista di coloro che transitavano dalla strada non lontana.
Concluse le verifiche, gli agenti della Mobile avevano modo di stabilire che la menzionata Range Rover era stata rubata il 10 giugno scorso allorquando era stata regolarmente parcheggiata nei pressi dell’ospedale.
Rimossa dal canneto e trasportata in Questura, dopo il rituale avviso al Pubblico Ministero di turno della locale Procura della Repubblica, sull’anzidetta auto venivano operati gli opportuni accertamenti di Polizia Scientifica. Dopo di ciò, il veicolo veniva restituito al legittimo proprietario intanto rintracciato.