Non si ha nessun problema a sostare anche davanti agli scivoli e stalli per disabili. Come, peraltro, confermano alcune foto che circolano sul web dove si vede un'auto impropriamente posteggiata in uno stallo per disabile. Accuse, per la verità, piuttosto forti ma che ormai serpeggiano in città a causa di un diffuso malcostume, basta vedere le auto posteggiate in seconda e terza fila in piazza Garibaldi, a due passi dal Comune. E poi ci sono gli atti di vandalismo al parco Potì, i gazebo collocati in maniera discutibile su via Marconi che inibiscono la visione agli automobilisti, e tante altre situazioni di malcostume e inciviltà che la comunità locale ripetutamente denuncia. Poi c'è la moda di questa estate di posteggiare in retromarcia sull'isola pedonale, serale, di via Tenente Ugo Granafei. Il divieto è stato posto solo per chi rispetta le regole i furbetti, invece, entrano in retromarcia. E’ diventata una prassi consolidata in tutte queste sere d’estate parcheggiare la macchina sulla parte finale di via Granafei e poi passeggiare in villa. Naturalmente rimanendo impuniti. Eppure a Mesagne oltre al comando dei vigili c'è anche un commissariato di polizia e una stazione dei carabinieri ai quali è stata, a suo tempo, notificata l'ordinanza sindacale di isola pedonale estiva. Ma sembra che nessuno veda cosa accade. «Sarebbe opportuno conoscere quante multe elevano le pattuglie di pronto intervento che girano e rigirano quotidianamente in città», hanno spiegato alcuni avventori della villa comunale. Qualcosa è cambiato nel mese di agosto grazie all'assunzione di 8 vigili a tempo determinato che termineranno il loro lavoro fra qualche giorno. I loro fischietti si sono fatti sentire spesso così come le contravvenzioni. Queste nuove unità sono presenti anche in villa comunale dove hanno più volte ripreso i ragazzi che scorrazzavano con le bici; in piazza Garibaldi, nei pressi della farmacia, dove spesso le auto ferme in divieto di sosta bloccano il traffico; in Piazza Porta Grande dove si parcheggia tranquillamente fuori dagli spazi consentiti. Qualche automobilista, non abituato a questa costante presenza, ha avuto da ridire. Qualche altro ha addirittura alzato la voce contro due vigilesse che, per fortuna, sono rimaste calme. Il comando della polizia locale ha complessivamente 26 unità operative. Molto meno di quanto prevede la pianta organica. Tuttavia, sulla vicenda delle soste selvagge l'assessore alla Polizia locale, Antonio Marotta, vuole vederci chiaro: “E' peccato fare di tutta l'erba un fascio – ha detto – adesso controllerò con il comandante gli ordini di servizio, le contravvenzioni da chi sono state elevate per verificare se le accuse sono fondate o meno”.
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