il Comune di Mesagne darà il via alla ristrutturazione dell'aula consiliare il cui solaio aveva dato segni di cedimento. L'ente pubblico ha messo da parte l'attuale vertenza aperta con la ditta che aveva realizzato il solar cooling, l'impianto di condizionamento solare, e ha deciso di ristrutturare il tutto a proprie spese. Si tratterà di un intervento di consolidamento che non comporterà lo smontaggio dell'impianto che tanto ha fatto discutere le cronache locali e nazionali. I fatti. Il 13 maggio 2016 la giunta comunale predispose quanto necessario per l’affidamento dell’incarico, altamente specialistico, per la esecuzione di indagini, presso il solaio di copertura dell’aula consiliare dell’ex convento dei frati Celestini, a un tecnico esterno per stabilire le cause che hanno comportato il degrado della struttura di copertura dell’aula consiliare, stabilire se le condizioni di precarietà statica del solaio sono da attribuire ad un evento verificatosi accidentalmente o fortuitamente o se le stesse sono conseguenza della qualità dei materiali costituenti la struttura, alteratasi nel tempo. Infine, di trarre le conclusioni tecniche sullo stato d’uso e sull’agibilità della sala consiliare, anche in base ai risultati delle prove eseguite, nel frattempo, dai servizi tecnici del Comune e di verificare, nell’ipotesi di avvento rinforzo e ricostruzioni delle condizioni funzionali del solaio, l’idoneità dello stesso a sopportare il peso dell’impianto solar cooling in uno ai carichi permanenti e accidentali nonché a rilevare se l'impianto solare sia stato verificato secondo quanto calcolato e prescritto in sede di progettazione. Gli accertamenti tecnici effettuati dall'ingegnere incaricato dal Comune avevano confermato che “l’aula consiliare deve essere dichiarata inagibile ed è opportuno procedere con urgenza alla progettazione degli interventi di rinforzo strutturale necessari a garantire che il solaio sia in grado di resistere in sicurezza alle azioni permanenti e accidentali a cui sarà in futuro sottoposto”. Inoltre la medesima relazione aveva stabilito "l’inidoneità del solaio, nelle attuali condizioni, a sopportare il peso dell’impianto di solar cooling che oltre ad essere smontato per consentire i lavori di rinforzo strutturale dovrebbe essere revisionato al fine di evitare problemi di infiltrazioni nel solaio". Forte della relazione il Comune aveva chiamato l'azienda che aveva costruito l'impianto di condizionamento alle sue responsabilità. Purtroppo la fase transattiva si era rilevata infruttuosa e quindi è stata demandata all’Amministrazione ogni azione intesa a risolvere le problematiche esistenti con ogni riserva di rivalsa sulle responsabilità dei terzi. «Ristruttureremo il solaio con materiale di nuova generazione che lo rinforzerà - ha spiegato l'assessore Palma Librato - senza la necessità di smontare l'impianto di solar cooling».
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