Mi chiedo che società sia questa, quando si affronta il problema del PEBA con le parole “tempo e denaro”, vale a dire un intervento di abbattimento delle barriere architettoniche commisurabile alla disponibilità del proprio tempo e alla disponibilità finanziaria. Eppure la Convenzione O.N.U. sui diritti delle persone con disabilità definisce l’accessibilità “come condizione essenziale per garantire pari opportunità”. Non parliamo poi delle leggi esistenti in materia e mai applicate. Eppure le risorse ci sono e altre le si possono individuare con facili accorgimenti come ad esempio la destinazione del 10% degli oneri di urbanizzazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche oppure una percentuale sulle quote che per legge si devono destinare come, ad esempio, le multe stradali. Voglio ricordare all’amministrazione comunale che l’abbattimento delle barriere architettoniche è un dovere della pubblica amministrazione, è un diritto e non una concessione rilasciata al politico di turno.
L’incontro che si è svolto lunedì scorso, presso la sala di vetro del parco Potì, ha messo in risalto tanti buoni propositi ma i cittadini hanno bisogno di risposte immediate e concrete, che a mio avviso l’amministrazione sta sottovalutando con interventi di rappezzamento come si faceva una volta, e ancora oggi, quando si interveniva sulle strade cittadine. Apprezziamo lo sforzo dell’assessore, del Sindaco e dei tecnici ma parlare di PEBA è una questione molto delicata che non si può risolvere semplicemente ricorrendo alle buone intenzioni e soprattutto all’improvvisazione. Preparazione, professionalità, conoscenza diretta della problematica sono gli strumenti necessari per affrontare e risolvere l’affannoso problema delle barriere architettoniche da sempre dimenticato da chi invece aveva lo scopo preciso, il dovere istituzionale di eliminarle.
ItaliAbile le sue proposte le ha fatte, l'amministrazione tragga le conclusioni e si assuma le responsabilità!!!
ItaliAbile Onlus
Il Presidente
Cosimo Lupo