Il Mesagne calcio 1° in classifica, lo stadio no In evidenza

Novembre 17, 2017 1985

todisco-vincenzoDisagi a go go nello stadio comunale di Mesagne

che in questi giorni di pioggia sembra essere una "cattedrale" in un pantano di fango. Il tutto mentre la squadra locale del "Mesagne calcio 2011" è prima in classifica nella categoria di Promozione. Problemi vecchi, atavici, che ancora nessuna amministrazione comunale, ieri come oggi, è riuscita a risolvere. In ogni modo, a scuotere le coscienze degli amministratori ci ha pensato l'iperattivo presidente della formazione calcistica, Vincenzo Todisco, che ha tuonato contro coloro che hanno il dovere di rendere accessibile un bene di proprietà comunale. In particolar modo in questo periodo dell'anno sportivo quando a Mesagne giungono centinaia di tifosi da fuori città per supportare le squadre ospiti. Accoglierli in un pantano non è cosa né bella, né dignitosa, né esaltante per chi regge le sorti politiche della città. A raccontare i fatti è lo stesso patron Todisco. «E' incredibile ciò che accade nello stadio - ha esordito il presidente -. Non è possibile che domenica scorsa prima della partita gli spogliatoi erano sporchi. Inoltre, in settimana abbiamo saltato l'allenamento perché i fari non funzionavano. Da una nostra verifica tecnica ci siamo accorti che era saltato l'impianto elettrico. Purtroppo senza la presenza di un custode non si è potuto verificare l'entità del guasto». Todisco è un fiume in piena nel denunciare le defaillance. «Mercoledì - ha continuato - negli spogliatoi non c'era acqua calda. Secondo me è assurdo bloccare tutte le attività sportive solo perché non c'è il custode». Infine, altro dato che ha fatto emergere il presidente è relativo alla viabilità. «E' l'altra nota dolente di questa vicenda - ha concluso Todisco - dopo le piogge degli ultimi giorni le strade e gli spazi a servizio dello stadio sembrano essere quelle di una Beirut bersagliata dalla guerra. Amministratori datevi una svegliata il "Mesagne calcio" è primo in classifica». La risposta dell'Amministrazione comunale non si è fatta attendere. «La causa della mancanza di acqua calda è dovuta al temporale i cui effetti negativi hanno bruciato la scheda della caldaia, che abbiamo puntualmente ripristinato appena ne siamo venuti a conoscenza», ha spiegato Roberto D'Ancona, consigliere comunale delegato alla Manutenzione pubblica. «Per ciò che riguarda i fari - ha continuato D'Ancona - è un problema tecnico di usura poiché vanno sostituiti alcuni componenti logorati dal tempo». Resta il problema della viabilità e dei parcheggi poiché la zona quando piove è un pantano. «Bisogna avere un po' di pazienza - ha precisato il consigliere - stiamo partecipando a un bando pubblico per cercare di intercettare delle risorse che ci possano permettere di asfaltare il tutto». Infine, D'Ancona ha voluto precisare: «Al di la di tutto permettetemi di lanciare un appello alle società che utilizzano la struttura affinché mettano da parte l'arroganza, la litigiosità e imparino a rispettare il bene comune. A proposito è bene che i fruitori ricordino che per utilizzarlo non pagano nessun ticket».