Mesagne. Il mercatino trasferito da piazza Criscuolo a piazza Commestibili, la polemica

Novembre 24, 2017 3560

 mercatino degli hobbisti 5Rivoluzione a Mesagne sul fronte del «Mercatino del lunedì»,

con abbigliamento per la casa e la donna. Con la prossima approvazione del Documento strategico del commercio una parte del mercatino sarà trasferito da piazza Criscuolo a piazza dei Commestibili. Due gli obiettivi che l'Amministrazione comunale intende raggiungere. Il primo è di rivitalizzare piazza dei Commestibili mentre l'altro è di creare una zona a parcheggio, piazza Criscuolo, a servizio degli avventori. Il tutto dovrebbe essere varato entro la fine del mese. Tuttavia, su questa "rivoluzione" c'è chi non è d'accordo poiché non risolverebbe i problemi atavici del centro storico. Dunque rivoluzione in vista per il mercatino del lunedì. A spostarsi saranno solo i rivenditori che hanno gli stand in piazza Criscuolo, alias piazza dei Barbieri. Nessuna variazione, almeno per il momento, per i loro colleghi che stazionano in piazza IV Novembre, alias piazza dell’Orologio. La nuova collocazione scelta è Piazza dei Commestibili, al di sopra dell'ex convento delle Clarisse. In ogni modo per il trasferimento bisognerà attendere prima la modifica del "Documento strategico del commercio" e poi si darà il via al cambio di piazza. Il documento, che definisce gli spazi dove collocare gli stand per il mercatino delle stoffe, verrà modificato il prossimo 30 novembre nella seduta del Consiglio comunale. Solo dopo l’approvazione di questa modifica verrà emessa una specifica ordinanza per autorizzare il trasferimento da piazza Criscuolo e collocare le bancarelle in piazza dei Commestibili. L’Amministrazione comunale sta pianificato il trasferimento per cercare di risolvere principalmente due problemi: aumentare gli stalli dei parcheggi per le auto in occasione del lunedì mattina e rivitalizzare piazza Commestibili. In questo modo il maggiore afflusso di gente in piazza dei Commestibili, il lunedì mattina, servirà a dare una mano ai tanti imprenditori che hanno deciso di investire proprio in questa parte del centro storico. Intanto, su questo trasferimento si è espresso negativamente Enzo Rubino, già delegato del Partito democratico per le Attività produttive e padre del "Mercatino del lunedì". «Questo trasferimento mi fa ricordare quando Mussolini spostava i cannoni e gli eserciti da una piazza all'altra di Roma per far vedere agli alleati la sua supremazia militare. Non è così che si risolvono i problemi del centro storico. L'obiettivo che volevamo raggiungere nel lontano 1992 nell'istituire il mercatino era quello di rivitalizzarlo pedonalizzando il centro storico non di intasarlo di auto. E fu un successo che ancora oggi, dopo un quarto di secolo resiste. Oggi, invece, si cercano altri posteggi per intasarlo ancora di più». E allo allora che fare? «L'ideale sarebbe creare delle zone, tipo via Conserva a Brindisi, dove poter fare shopping in sicurezza ponendo particolare attenzione all'ambiente. I commercianti, dal canto loro, potrebbero contribuire ad abbellire le strade su cui si affacciano le loro attività. Ma questa è un'altra storia e un'altra cultura».