Liceo coreutico di Mesagne. Gli onorevoli Matarrelli e Ciracì ottengono assicurazioni

Dicembre 15, 2017 1755

studenti coreutico protesta 1Secondo gli impegni presi pubblicamente

in precedenza con le famiglie, i docenti e gli studenti, i deputati Nicola Ciracì (Direzione Italia) e Toni Matarrelli (Liberi e uguali) si sono interessati alla questione del Liceo Coreutico di Mesagne. Nei giorni scorsi hanno incontrato a Roma il capo segreteria del ministro Valeria Fedeli (Miur) e nella giornata di ieri (14 dicembre) il direttore dell'Ufficio scolastico regionale pugliese Anna Cammalleri e il dirigente Vincenzo Melilli. Sia dal primo che dai secondi hanno ottenuto rassicurazioni circa l’attivazione delle cattedre mancanti per garantire agli allievi l'ordinario e completo percorso di studi. «In qualità di parlamentari della Repubblica e al servizio del nostro territorio e al di là della differente appartenenza politica - dichiarano Ciracì e Matarrelli - abbiamo fatto presente una serie di inadempienze passate che hanno generato l'odierna situazione di disagio e disservizio pubblico e constatato che anche le ultime rassicurazioni poggiano più su auspici che su fatti e atti concreti». «Ieri pomeriggio - proseguono - si è convenuto sulla necessità di un'immediata iniziativa straordinaria d'impulso da parte dell'Ufficio scolastico regionale presso i competenti uffici del Ministero e sulla convocazione, prima di Natale, di una riunione operativa a Bari, presso la Direzione Regionale, al fine di coinvolgere e responsabilizzare anche la dirigenza dell'Istituto». Ciracì e Matarrelli, che nel corso di questa legislatura avevano già presentato congiuntamente un'interrogazione sul tema, si dichiarano momentaneamente soddisfatti dell'interesse dimostrato dai soggetti istituzionali finora coinvolti e auspicano che, grazie al contributo di ciascuno, il Liceo Coreutico possa finalmente disporre di tutte le cattedre. «Comprendiamo le difficoltà - concludono - ma tale disagio non può più andare avanti né essere tollerata oltre, il percorso didattico/formativo dei ragazzi dev'essere garantito quanto prima».