ci saranno le celebrazioni civili e religiose in ricordo dei defunti. Per l’occasione il camposanto in questi giorni si sta rifacendo il look. Nonostante ciò vi sono delle criticità strutturali segnalate dalla gente che potrebbero creare gravi problemi di incolumità. Il primo, il più grave, è relativo a un albero di pino che sta crescendo sulla trabeazione dell’ingresso monumentale. Le radici del pino hanno creato fessurazione e instabilità di alcune parti tufacee che rischiano di sgretolarsi e cadere giù con grave pericolo per gli avventori del cimitero. Sembra strano che in questi mesi nessuno degli addetti ai lavori abbia notato questa discrasia e vi abbia posto rimedio prima che diventasse un pericolo costante. Il pino, infatti, per crescere di quella grandezza ci avrà impiegato alcuni anni. Poi c’è il secondo problema relativo alla pineta antistante il cimitero che avrebbe bisogno di una potatura improcrastinabile poiché diversi rami sono pericolanti e altri cipressi hanno molti rami principali secchi. Sempre a lato dell’ingresso monumentale c’è una centralina per l’erogazione di energia elettrica. Il portello è rotto ed è causa di un reale pericolo di folgorazione. Situazioni di precarietà che sono state girate al consigliere delegato ai servizi cimiteriali, Antonello Mingenti. “Ringrazio per le segnalazioni che sono giunte dagli utenti – ha risposto Mingenti – e posso assicurare di aver già inoltrato agli uffici tecnici una nota affinché possano intervenire quanto prima per mettere in sicurezza l’ingresso monumentale. Naturalmente non prima di aver estirpato il pino, con le relative radici, e averlo ripiantato nella pineta antistante il luogo sacro”. Infine ci sarebbe da sistemare, magari con una sponsorizzazione privata, il monumento ottocentesco presente al centro del cimitero e dedicato ai defunti. Da troppi anni versa in uno stato di fatiscenza e potrebbe depauperarsi completamente nel giro di pochi anni sottraendo alla città di una testimonianza delle proprie radici culturali. “Lunedì prossimo saremo alla Soprintendenza per avviare le procedure amministrative propedeutiche a un progetto di restauro”, ha anticipato l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona.
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