L’indagine, sotto il coordinamento e la direzione della procura della Repubblica di Brindisi, è stata avviata il 16 maggio 2017, a seguito del tentato omicidio di un 34enne, del luogo, da parte del prevenuto, il quale, a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, nel corso di un inseguimento dell’autovettura guidata dalla vittima, ha esploso quattro colpi di pistola cal. 38 nei suoi confronti, venendo successivamente speronato e fatto segno da altra azione di fuoco da parte di un terzo soggetto (tuttora ignoto), il quale, a bordo di un’utilitaria, ne ha provocato la caduta a terra. allo stato, il movente dell’azione delittuosa sarebbe da ricondurre a questioni di natura passionale legate a una donna contesa.
L’attività d’indagine, condotta fino a settembre 2018, ha consentito di evidenziare, attraverso l’esame balistico, che solo due dei quattro proiettili esplosi hanno attinto l’auto inseguita: uno di essi, potenzialmente letale, dopo aver penetrato la carrozzeria del portellone posteriore, è fuoriuscito, attraversando la cappelliera in sei punti, per poi impattare e terminare il suo moto contro lo schienale dei sedili posteriori; l’esame del dna (rinvenuto sugli occhiali e sul casco repertati nelle adiacenze della scena del crimine), un profilo genetico maschile compatibile con quello dell’indagato.
video Brundisium Brindisi