in flagranza di reato DERVISHI RIZA 31enne, di origine albanese, per favoreggiamento continuato della permanenza illegale nel territorio dello Stato dello straniero, nello specifico una famiglia di connazionali. A seguito di perquisizione effettuata nell’abitazione dove risiede il cittadino albanese sono state identificate altre quattro persone, un intero nucleo familiare, marito, moglie, che espletano l’attività di braccianti agricoli e due figli minori di cui uno di anni 3, tutti sprovvisti del permesso di soggiorno, che hanno vissuto in quell’appartamento dal luglio del 2017. Dagli accertamenti è emerso che l’arrestato che è al corrente della permanenza illegale nel territorio nazionale del nucleo familiare, è in possesso di regolare contratto di affitto con il proprietario dell’appartamento e per quasi 2 anni ha preteso che il capofamiglia gli consegnasse la somma mensile di 200€ in cambio dell’ospitalità traendo in sostanza ingiusto profitto. Nella circostanza si è appurato che il contratto per la fornitura dell’acqua e l’erogazione dell’energia elettrica sono stati stipulati dal capofamiglia ospite. Al termine delle formalità di rito il 31enne di origine albanese è stato posto in libertà come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Per quanto riguarda il favoreggiamento continuato della permanenza illegale dello straniero nel territorio dello Stato, la norma che si applica è l’art.12 comma 5 del Testo Unico 286/98, che punisce chiunque al fine di trarne ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero, favorisce la permanenza di questi nel territorio dello Stato, con la reclusione fino a 4 anni e con la multa fino ad 15.494 €.
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