Mesagne. Il turismo fa volare il trend commerciale In evidenza

Maggio 17, 2019 1873

piazza vittorio emanuele alias porta grande con palcoC’è una notizia che fa sicuramente piacere all’economia della città di Mesagne

sul fronte delle aperture di attività commerciali. A comunicarlo sono i report ufficiali del Comune di Mesagne che hanno dimostrato come la città messapica è in controtendenza confronto al trend negativo che ha investito da anni non solo l’Italia ma l’intera Europa. A Mesagne le aperture di nuove attività, infatti, sono nettamente maggiori delle chiusure. E, ancora una volta, il centro storico conferma la sua vocazione eno-gastronomica e ombelico del mondo per ciò che riguarda la fruibilità turistica. Adesso tocca alla politica, cioè alla prossima Amministrazione comunale che si insedierà a Palazzo dei Celesini, saper gestire questo appetibile patrimonio economico. Dunque, il forte rallentamento dei consumi in atto in tutta Europa non ha mancato di colpire anche il commercio italiano. Nella seconda parte del 2018, su uno sfondo caratterizzato da spinte protezionistiche e dal ripiegamento delle prospettive di crescita europee, il Pil e l’occupazione dell’Italia si sono arrestati. Ne hanno risentito pesantemente i consumi: l’indice di fiducia delle famiglie è sceso di oltre 4 punti fra marzo e dicembre, mentre la propensione alla spesa si è ridotta di quasi un punto. Elementi che portano a stimare una riduzione di oltre un miliardo di euro delle vendite negli esercizi commerciali. Si stima che a fronte degli andamenti attesi dal Governo per il 2019, le vendite negli esercizi commerciali possano segnare un incremento complessivo dello 0,5%. Un aumento contenuto, e che si concentrerebbe solo sulla grande distribuzione (+1,5%) e sulle vendite on-line (+14%). Per i piccoli esercizi si determinerebbe invece una ulteriore contrazione di vendite per 200 milioni di euro (-0,3%). Per questi motivi molte attività commerciali chiudono i battenti. Ma non a Mesagne dove a fronte di 53 attività commerciali chiuse nel 2018 ne sono state aperte 101 con un saldo positivo di 48 attività in più. Nello specifico sono stati chiusi 30 esercizi di vicinato e ne sono stati aperti 54; 8 esercizi pubblici hanno smesso l’attività mentre ne sono stati aperti 23; 8 chiusure di attività artigianali a fronte di 15 aperture; in parità le pompe funebri 1 a 1; idem per le agenzie viaggi; hanno chiuso 4 B&b e ne sono stati aperti 2. Su questo fronte il centrostorico di Mesagne è la punta di diamante del B&b poiché sono sorti lì dove precedentemente vi erano abitazioni da recuperare. In questo modo si è reso vivibile lo stesso “cuore” antico di Mesagne. Inoltre, ha aperto l’attività un nuovo albergo, in contrada Malvindi, e un agriturismo. Uno studio medico è stato chiuso e 3 ne sono stati aperti. “Mesagne non è un paese commercialmente morto specialmente se si fa il confronto con Brindisi che è una mortificazione, una desolazione con i tanti punti vendita che hanno abbassato le serrande negli ultimi anni”, ha confessato Lucia Baldassarre, funzionario dell’ufficio Attività produttive del Comune di Mesagne. Secondo Anna Maria Scalera, assessora alle Attività produttive con l’Amministrazione Molfetta “il turismo culturale ed enogastronomia sono ormai volano di crescita per la nostra città. Crescono le attività commerciali legate soprattutto a questo settore, non solo nel centro storico, ma anche in altre aree”. “L' obiettivo della nuova amministrazione – ha precisato l’ex assessora - dovrà essere quello di puntare su decoro e arredo urbano e attraverso un'attenta promozione del territorio, favorire la destagionalizzazione della proposta turistica”.