La città di Mesagne prega per Leonardo

Settembre 29, 2019 1861

rolli ivanoIeri la città di Mesagne si è stretta attorno a Leonardo,

e alla sua famiglia, pregando affinché superi questo tragico momento. Anche se ci sono delle note polemiche sulle condizioni di sicurezza dello stadio comunale. Al di là di ciò, è stato annullato, a data da destinarsi, il quinto memorial di calcio per ricordare Roberto Potì, giocatore, allenatore e presidente del “Mesagne calcio”, deceduto alcuni anni fa. Anche la Vicaria di Mesagne e il comitato provinciale del Centro Sportivo Italiano, dopo il tragico evento accaduto nella giornata di venerdì, hanno annullato l’evento sportivo previsto per oggi in villa comunale, inserito nell'ambito delle iniziative della “Missione Giovani”. Nel contempo hanno invitato gli atleti, i ragazzi, i giovani e le famiglie a ritrovarsi, sempre oggi alle ore 19.30, in villa per un momento di preghiera e riflessione in vicinanza alla famiglia ed al giovane coinvolto. Il Centro Sportivo Italiano, rappresentato sul territorio dal presidente regionale, Ivano Rolli, (nella foto in alto) e dal presidente provinciale, Francesco Maizza, a nome di tutti gli sportivi hanno espresso “solidarietà al piccolo Leo coinvolto dall'incidente accaduto venerdì. Sono vicini ai genitori e alla comunità che accoglie il ragazzo a Mesagne. Vicinanza anche nei confronti dei dirigenti della società sportiva con il quale il ragazzo è tesserato”. “Lo sport, oltre a essere importante per lo sviluppo sano e armonioso del corpo, è fondamentale perché favorisce una crescita cognitiva, emotiva e sociale. In questo periodo della vita, così ricco di cambiamenti fisici e non, praticare attività sportiva rende più consapevoli della nuova identità corporea”, ha spiegato il presidente Ivano Rolli. “Il doveroso rispetto dovuto al ragazzino 14enne rimasto coinvolto nell’incidente allo stadio “Alberto Guarini” e che in queste ore sta vivendo una fase delicatissima della sua vita, impone a tutti un momento di silenzio e, per chi crede, di preghiera”, ha detto Fernando Orsini, già presidente de Consiglio comunale -. Vi saranno tempi e modi per commentare ed abbracciare una tesi invece che l’altra, eventualmente anche attribuire responsabilità od assoluzioni, ben sapendo, tuttavia, che vi sono organi preposti dalla legge per ricostruire quel che è successo, stabilirne le cause ed eventualmente accertare responsabilità”. Ed ha aggiunto: “Al momento a noi tutti spetta un unico compito: tifare senza sosta perché lo sfortunato ragazzino possa lasciare quanto prima il letto d’ospedale ove si trova, essere riabbracciato dai suoi genitori che stanno vivendo ben immaginabili ore d’angoscia e far ritorno sui campi di calcio insieme ai suoi compagni, testimoni ieri, loro malgrado, di un’impensata e bruttissima vicenda”. Il presidente del “Mesagne calcio 2011”, Vincenzo Todisco, ha polemizzato con l’Amministrazione comunale: “Lo stadio – ha detto - è una struttura di appena dieci anni senza custodi e in stato di abbandono. Prego per il ragazzo, forza Leo”. Anche Francesco Rogoli, segretario del Pd, cerca di stemperare i toni plemici di queste ore. “È il momento della rispettosa vicinanza al giovanissimo Leonardo, alla sua famiglia, agli operatori della cooperativa sociale che lo ospitano”, ha spiegato -. Ci sarà modo, tempo e ci saranno sedi adeguate per discutere delle condizioni di sicurezza delle strutture sportive nelle quali i nostri giovani condividono momenti di sport e socialità. Forza Leonardo”.