per l’emergenza coronavirus i falchi sono entrati in azione. Non si tratta della specifica unità anticrimine della polizia bensì di falchi selvaggi che all’imbrunire entrano in azione per scovare i piccioni e allontanarli. Gli istruttori, Michail e Francesco, sono scrupolosi nell’effettuare i lanci e riprendere i rapaci sul braccio. Il servizio è stato aggiudicato dalla ditta Smepa, del servizio Bird Control. Gli operatori si sono messi subito a lavoro iniziando a perlustrare il centro storico a mezzo di un drone che sorvolando i tetti ha verificato lo stato dei luoghi e quindi nidi, guano. Si è voluto partire dalle chiese, luogo preferito dei piccioni per nidificare per poi pian piano avanzare e allargarsi verso il resto della parte antica della città. Sono stati utilizzati 2 tipi di falchi con 2 caratteristiche differenti. Un primo falco che vola basso e un secondo che vola alto (la Poiana di Harris). Nei prossimi giorni volerà il falco Pellegrino, noto per la elevata velocità. I primi risultati si potranno vedere fra qualche mese. La speranza è che questo tipo di servizio, peraltro effettuato anche negli aeroporti, possa debellare questo endemico problema della città.