Pestaggio anche a Latiano. L'insicurezza della movida

Bruno Morobianco Luglio 31, 2020 2276

spina enricoUna notte di svago di un sabato di luglio che avrebbe dovuto concludersi

come tante altre per Enrico Spina, venticinquenne di Latiano, invece si è trasformata in un incubo che non dimenticherà mai. Il tutto si è svolto in una nota meta balneare, Campomarino di Maruggio. Erano le cinque del mattino e rientrando a casa ha notato un ragazzo che era vittima di un pestaggio di gruppo da parte di alcuni coetanei. Enrico, invece di voltare le spalle e continuare per la sua strada, è intervenuto per placare il pestaggio visto che aveva notato che il gli aggressori stavano usando una bottiglia rotta. Il branco, una quindicina di ventenni, sentitosi attaccato per lesa maestà, ha lasciato l’opera in corso per dedicarsi al pestaggio del latianese. La fortuna ha voluto che non ci scappasse il morto. Enrico è stato capace di prendere l’oggetto contundente e di lanciarlo a distanza. Ciò non gli ha impedito di ricevere in simultanea una serie di calci e pugni che gli hanno provocato diversi tagli, la rottura di un incisivo e una frattura nasale. La furia del branco non si è placata nonostante le implorazioni del ragazzo di finirla. Un amico di Enrico è intervenuto riuscendo a salvarlo e a trarlo in fuga. Ci ha pensato lo stesso Enrico a descrivere successivamente la dinamica dei fatti dal suo profilo social, corredato da una serie di foto delle ferite che renderono ancor più chiaro l’accaduto e a descrivere la sua amarezza. “A cosa sto pensando? A quanta cattiveria gratuita ci sia in giro.... Ho voglia di raccontare la mia storia, perché non voglio che ciò che è accaduto a me accada a qualcun'altro...” La vicenda non si è conclusa qui perché Enrico a mezzo social è stato rintracciato “non contenti la mattina stessa ho ricevuto un messaggio da uno di quei ragazzi su instagram (mi aveva trovato perché durante tutto ciò, con loro, c'era una ragazza che io conoscevo che non ha fatto assolutamente nulla per interrompere ciò che succedeva) dove mi minacciava dicendo di andare in un punto di Campomarino per continuare a picchiarmi sicuramente o per minacciarmi. C'è da dire che dopo una certa ora in giro ci sono solo tossici ubriachi e malviventi, quindi il rischio di avere problemi incrementa. Questa è la mia testimonianza e spero che serva affinché non accada ad altre persone”. Il problema della sicurezza della movida estiva non è solo delle località marine ma anche dei comuni limitrofi e sarebbe opportuno che le istituzioni non sottovalutassero la questione.  

Ultima modifica il Venerdì, 31 Luglio 2020 11:50