per il caso della morte dell’ottantunenne Carmelo Depunzio, avvenuta il 5 luglio scorso a seguito di un incidente stradale: la Procura ha disposto l’autopsia. Questa mattina il procuratore aggiunto, Antonio Negro, conferirà l’incarico al medico legale per effettuare l’autopsia sul corpo dell’anziano artigiano col fine di cercare di definire in maniera chiara, medica e scientifica la causa della morte. A richiedere al magistrato l’esame autoptico è stata la moglie e la figlia dell’uomo poiché vogliono che sulla vicenda sia fatta completa chiarezza. La famiglia Depunzio è assistita dallo studio legale Gabriele Marra di Mesagne. Nel frattempo il magistrato ha acquisito agli atti la cartella clinica dell’uomo in cui è scritto, nero su bianco, gli accadimenti di quella maledetta domenica di inizio luglio. Dal soccorso effettuato lungo la complanare da parte dell’equipe del 118 all’arrivo presso il pronto soccorso dell’ospedale “Perrino” di Brindisi e le prestazioni sanitarie eseguite. L’uomo, infatti, morì alcune ore dopo l’arrivo in ospedale. L’incidente si era verificato la mattina di domenica 5 luglio. I fatti. Sulla strada provinciale 81 viaggiava Carmelo Depunzio a bordo della propria Fiat 126 di colore bianco, quando è avvenuto lo scontro frontale con una Fiat Idea di colore blu in transito lungo la circonvallazione Sud di Mesagne. Uno scontro alquanto forte a seguito del quale il nonnino era rimasto incastrato nell’auto. Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi e i poliziotti del locale commissariato per dirigere il traffico. A bordo della Fiat Idea di colore blu c’era una donna con altri passeggeri, originari di Corato che furono trasportati anche loro presso il nosocomio brindisino per alcuni accertamenti. Ad aiutare la polizia locale nella ricostruzione della dinamica dell’incidente ci aveva pensato una coppia di turisti, testimoni oculari dell’accaduto. I mezzi erano stati posti sotto sequestro. L’anziano era stato trasportato in ospedale in codice rosso e sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali. Dopo alcune ore Carmelo De Punzio morì. Da qui la richiesta dei familiari, attraverso l’avvocato Marra, di intensificare le indagini con una autopsia.
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