Mesagne. "Liberate quel deposito dai reperti, l'arte aspetta" In evidenza

Ottobre 12, 2020 1287

“Il deposito dei reperti storici del Comune di Mesagne andrebbe spostato in altra sede per liberare l’attuale locale e dedicarlo all’allestimento di mostre”. A chiederlo, con una nota inviata al sindaco Toni Matarrelli, è stato un gruppo di artisti che ha proposto di rivoluzionare un po' l’attuale pianificazione della gestione del museo a favore del mondo dell’associazionismo, del volontariato e dell’arte. Il locale in questione ha l’affaccio su via Guglielmo Marconi, lato villa comunale, e in passato è stato utilizzato per mostre e altri eventi. Poi da quando la Soprintendenza ai Beni archeologici ha disposto il ritorno dei reperti storici conservati a Egnazia presso la loro naturale sede il Comune ha dovuto trovare una struttura idonea ad accogliere l’enorme patrimonio culturale. Solo che per farlo, non avendo altre sedi da adibire a deposito, ha dovuto sacrificare la grande sala mostre. Questa struttura, inoltre, era idonea per i disabili poiché non aveva barriere architettoniche. Al contrario dei torrioni del castello che, quando ospitano rassegne, non possono essere fruiti dai diversamente abili poiché hanno delle barriere architettoniche insormontabili.

Ma c’è un altro problema nell’attuale deposito dei reperti. Secondo alcuni, infatti, vi sarebbero dei ratti che gironzolano di qua e di là. Per non parlare di alcuni reperti che si troverebbero in uno stato strutturale discutibile. Insomma, avrebbero bisogno di un restyling che possa assicurare loro la sopravvivenza. Nel deposito, infatti, c’è un piccolo laboratorio di restauro che potrebbe essere utilizzato per ristrutturare gli antichi manufatti. Però non c’è nessun dipendente specializzato a poterlo utilizzare. Un qui pro quo su cui l’Amministrazione comunale dovrebbe fermarsi a riflettere per pianificare una gestione maggiormente oculata della conservazione dei reperti al fine di lasciare libera la grande sala mostre. A gestire le sorti della biblioteca, museo e castello c’è il funzionario Alessia Galiano, archeologo e valente studiosa dell’arte. “Al momento il Comune non dispone di altro locale idoneo dove pensare poter spostare il nostro patrimonio dei reperti storici – ha spiegato l’esperta – in ogni modo questo argomento sarà affrontato con il sindaco Matarrelli che è ben disposto a trovare una soluzione che possa coniugare le richieste”.

 

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