Mesagne. Le fototrappola inchiodano i zozzoni
Quindici zozzoni sono stati identificati dalla polizia locale di Mesagne poiché hanno imbrattato, con i loro rifiuti abbandonati, la città. Ognuno di loro è stato sanzionato con un’ammenda di 150 euro e due individui sono stati denunciati, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Brindisi per violazione del Codice dell’Ambiente. Risponderanno delle loro azioni in campo penale. I controlli continueranno anche nelle prossime settimane poiché il Comune ha dichiarato apertamente guerra agli sporcaccioni che oltre a depauperare l’ambiente incidono sulle casse comunali per la pulizia delle zone che sporcano. Dunque, da qualche settimana il controllo della polizia locale sugli abbandoni selvaggi dei rifiuti si è fatto più pressante poiché stanno utilizzando nel servizio di monitoraggio delle auto civetta e alcune telecamere a infrarossi che in qualsiasi ora del giorno o della notte riescono a fotografare perfettamente gli sporcaccioni. Infatti, grazie a queste tecnologie solo negli ultimi giorni sono state elevate oltre quindici sanzioni da 150 euro l’una ai responsabili di questi atti di inciviltà individuati grazie alle immagini delle telecamere, anche a raggi infrarossi. Per due cittadini mesagnesi è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per il reato di combustione illecita di rifiuti, così come prevede il Codice di tutela dell’Ambiente. “Quella della combustione illecita è pratica presente in alcune parti del vastissimo territorio rurale di Mesagne”, ha fatto notare il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro. È una battaglia ardua, difficile, ma non impossibile da vincere quella che sta conducendo il Comune per cercare di arginare questo malcostume. I nominativi dei soggetti sanzionati sono stati trasferiti all’ufficio Tributi per il controllo del pagamento della tari. “I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni – ha concluso il comandante - in ottemperanza alla direttiva del sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli che, su queste condotte, ha assunto una legittima posizione di intransigenza proprio per la lesione del comune senso civico oltre che per il danno ambientale ed al mancato decoro urbano, spesso riscontrato”.
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