HA UN PIEDE POLIFRATTURATO E INGESSATO, MA NON SA CHI “RINGRAZIARE” L’ENNESIMO INVESTIMENTO PIRATA
Si è fratturato una gamba e un piede e non sa ancora chi “ringraziare”. L’ennesimo caso di pirateria stradale è accaduto lo scorso 23 dicembre 2020 a Brindisi, vittima un brindisino di 46 anni che, unitamente a Studio3A, che lo assiste, lancia anche un appello ad eventuali testimoni in grado di fornire elementi utili all’identificazione del responsabile, il quale guidava una Fiat Punto di colore grigio.
Il quarantaseienne, poco dopo le 19, stava procedendo in sella alla sua bicicletta in via Ciro Menotti, presso il parco giochi, quando ha incrociato appunto l’auto pirata e, trattandosi di una strada molto stretta, si è fermato spostandosi completamente di lato per consentire il passaggio al veicolo, ma il conducente lo ha investito, facendolo cadere e, soprattutto, tirando diritto e lasciandolo ferito e dolorante per terra.
A soccorrere il malcapitato è stato un passante, che ha allertato il 118 e di cui il quarantaseienne, traumatizzato e sotto shock, non è riuscito a prendere i riferimenti, anche solo per ringraziarlo. Il ciclista è stato quindi condotto in ambulanza all’ospedale civile “A. Perrino” dove purtroppo gli esami e le radiografie hanno evidenziato una serie di fratture pluriframmentarie e scomposte all’arto inferiore sinistro: in particolare, alla diafisi distale del perone, allo scafoide tarsale e alla base della falange prossimale del piede. Gli è stata applicata l’ingessatura, che dovrà portare per almeno un mese, poi lo attenderà la riabilitazione e inevitabilmente gli residuerà comunque una percentuale di invalidità permanente. Insomma, una bella “botta”.
Per essere assistito, il danneggiato, attraverso i consulenti legali Luigi Cisonna e dott.ssa Sara Donati, si è quindi affidato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e appena le sue condizioni fisiche glielo hanno consentito – due giorni dopo, a Natale, in preda ai dolori è dovuto tornare all’ospedale per ricalibrare il gesso -, il 29 dicembre ha sporto formale denuncia querela contro ignoti per lesioni gravi e omissione di soccorso presso la stazione carabinieri di Brindisi Centro riferendo tutte le informazioni in suo possesso, in particolare il modello dell’auto investitrice, e chiedendo agli inquirenti di profondere ogni sforzo per rintracciare il pirata, anche attraverso l’acquisizione dei video delle telecamere di sorveglianza installate nella zona.
A tutt’oggi, 9 gennaio, tuttavia, l’investitore non ha ancora un nome e questo, oltre a impedire che si possa perseguire la sua grave condotta e quindi rendere giustizia al ciclista, rappresenta anche un problema dal punto di vista risarcitorio in quanto ci si dovrà rivolgere al Fondo di Garanzia per le vittime della strada, che risponde, o meglio dovrebbe rispondere, dei danni causati da mezzi non assicurati o non identificati: le sue procedure, infatti, sono notoriamente molto più lunghe e farraginose.
Di qui l’appello lanciato dal quarantaseienne e a Studio3A, a quanti avessero visto l’incidente o avessero informazioni utili, a riferirle ai carabinieri di Brindisi, che procedono con le indagini, o allo stesso Studio3A al numero verde 800090210.
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