Avis Mesagne. Volano le donazioni nel 2020 In evidenza

Febbraio 28, 2021 938
Il presidente dell'Avis, Sergio Zezza Il presidente dell'Avis, Sergio Zezza

Nonostante le ristrettezze, le riserve e i timori dovuti alla pandemia da Covid-19 l’Avis di Mesagne nel 2020 ha fatto registrare numeri da record con 1.418 donazioni effettuate dagli 825 soci. Sono numeri che fanno onore ai volontari che per 365 giorni l’anno sono impegnati nel raccogliere “gocce di vita”, assicurando stabilità a tutte le persone che hanno bisogno di trasfusioni o si sottopongono a interventi chirurgici. L’attività dell’associazione di volontariato è stata snocciolata nella 42esima assemblea dei soci da parte del presidente Sergio Zezza. Al termine del momento assembleare è stato eletto il nuovo direttivo che guiderà l’associazione per i prossimi quattro anni. A fare parte del consiglio sono stati scelti Sergio Zezza, Antonio Capodieci, Francesco Poci, Antonio Saracino, Angelo Buccolieri, Angelo Perrucci, Marina D'Errico, Annalisa Valente, Luce Molfetta, Eupremio Molfetta, Matteo La Corte, Flavio Dipitrangelo, Valeria Gagliano, Lucia Curto, Piero Murri, Cosimo Deguido ed Erica Franco.

Nel 2020 si sono svolte 27 donazioni ordinarie e 6 straordinarie in cui sono state raccolte 1.413 sacche di sangue intero, 4 di piastrino-aferesi, e 1 di plasma iperimmune, con 342 unità in più del 2019 pari ad un aumento del 32%. I soci nell’ultimo anno sono aumentati di 177 unità raggiungendo il numero complessivo, al 31 dicembre scorso, di 825. “Sono dati che attestano l'Intensa attività di Avis sul territorio, un percorso teso ad un radicamento, che ci ha portato ad ottenere risultati straordinari, non solo in termini di unità di sangue raccolte, ma anche con l’acquisizione di nuovi soci che sono la linfa vitale e il patrimonio della nostra associazione”, ha spiegato il presidente uscente, Sergio Zezza, che ha tenuto a mettere in evidenza come questi obiettivi si sono potuti raggiungere grazie “a un lavoro di squadra, ma nello stesso tempo anche alla capacità di molti soci di interpretare pienamente il ruolo, ed essere non solo donatori, ma anche portatori di un messaggio di solidarietà; tanti, infatti, sono coloro che hanno avvicinato, per la prima volta alla donazione, figli, fratelli, sorelle, amici e colleghi”. Infine, il presidente Zezza ha tenuto a sottolineare ai soci come “l’entusiasmo, la determinazione, la voglia di impegno, il sacrificio, la capacità di non mollare mai, devono essere i presupposti per iniziare il percorso di vita associativa, con la consapevolezza che da noi dipende il futuro dell’Avis”.

All’assemblea ha partecipato anche il sindaco, Toni Matarrelli, che nel saluto augurale ai soci ha fatto notare come la pandemia “ha avuto un grande merito: quello di farci riscoprire l’importanza della solidarietà, un valore del quale il mondo del volontariato è intriso e si nutre, senza nulla chiedere”. Per il primo cittadino “la propensione al dono, che appartiene all’Avis e a tante altre realtà attive sul nostro territorio, negli anni è diventata inestimabile ricchezza al servizio della comunità. Sarebbe davvero difficile farne a meno: per questo non dovremmo darla mai per scontata e, anzi, fare la nostra parte perché un simile patrimonio cresca sempre più”.

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Ultima modifica il Domenica, 28 Febbraio 2021 15:00