In mattinata la Procura della repubblica di Brindisi ha dissequestrato i due mezzi coinvolti nella morte del 41enne Benito Branca avvenuta il 29 settembre scorso in un cantiere edile al civico 42 di via Maiella, a Mesagne. L’operaio stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione dell’immobile quando rimase schiacciato dal crollo della pensilina. Alle ore 9 di ieri i tecnici, il responsabile della ditta edile, i legali si sono ritrovati fuori dal cantiere per eseguire le operazioni di dissequestro di un camion, su cui c’erano gli scarti della demolizione, e un furgone. Entrambi di proprietà della dell’azienda incaricata della ristrutturazione.

Gli operai hanno scaricato i blocchi tufacei dal mezzo e lo hanno allontanato. Quindi, hanno riposizionato tutti gli scarti nel medesimo posto in cui si trovavano al momento del crollo. Il prossimo 27 ottobre si darà inizio alle operazioni peritali alla presenza di tutti i consulenti di parte e dei periti nominati dal tribunale: l’ingegnere Rodolfo Burattini ed il geometra Francesco Pierpaolo Clary, incaricati di eseguire un accertamento tecnico, non ripetibile. Attualmente, per la morte del Branca, sono indagati il titolare dell’impresa edile appaltatrice dei lavori di ristrutturazione dell’immobile, i due proprietari dell’abitazione, l’architetto progettista della ristrutturazione e l’ingegnere che ha redatto i calcoli statici della stessa. Il reato, al momento ipotizzato dal magistrato, è l’omicidio colposo con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il collegio di difesa è composto dagli avvocati Carmelo e Silvio Molfetta del foro di Brindisi, Francesco Accoto del foro di Lecce, Marcello Falcone, Massimo Murra, Davide De Giuseppe, tutti del foro di Brindisi. Sulla tragica vicenda indaga la polizia locale, presente anche ieri sul cantiere.

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