Cia Salento: “Furti nelle campagne, agricoltori disperati” In evidenza
Gli agricoltori sono disperati. In tutto il Leccese, si stanno moltiplicando i furti nei campi. L’ultimo episodio è accaduto oggi, mercoledì 28 settembre, a Melendugno. Dai campi dell’azienda Giannuzzi, un olivicoltore associato a CIA Agricoltori Italiani Salento, sono stati rubati 60 paletti di sostegno ad altrettante piantine di olivo della cultivar Favolosa, la varietà che nell’area salentina viene reimpiantata perché resistente alla Xylella. Ogni paletto costa attorno ai 3 euro. Nelle ultime settimane ne sono stati rubati centinaia in tutto il Salento. “Il danno arrecato ogni volta, però, è molto più grave”, ha spiegato Benedetto Accogli, presidente CIA Salento e vicepresidente regionale di CIA Puglia, “poiché sradicando il paletto interrato molte piantine vengono irrimediabilmente compromesse. In più c’è il danno psicologico: gli olivicoltori salentini sono stremati dal dramma Xylella. Chiederemo un incontro urgente col Prefetto di Lecce”. “Due settimane fa”, ha aggiunto Emanuela Longo, direttrice CIA Salento, “il titolare di un frantoio oleario salentino ormai fermo da anni si è tolto la vita. Forse alla politica non è del tutto chiara la situazione di vera e propria disperazione che si sta determinando. Occorre intervenire subito, sia sull’effettivo avanzamento del piano di rigenerazione olivicola sia per ciò che attiene alla piaga dei furti nelle campagne”.
Proprio il Piano di rigenerazione olivicola del Salento e l’emergenza Xylella sono tra i punti qualificanti e prioritari che CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha sottoposto con forza alle istituzioni e alla politica negli ultimi quattro mesi, anche attraverso gli incontri con le coalizioni che hanno preceduto la tornata elettorale del 25 settembre. Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione, è tornato a chiedere un commissario con poteri straordinari per riprendere il bando della matassa sull’emergenza Xylella. Nel Salento, aziende olivicole e frantoi oleari chiudono i battenti a causa di una burocrazia sorda al loro grido d’aiuto. Tutto procede in modo troppo lento e farraginoso.
Anche la questione della sicurezza nelle campagne, sulla quale il sindacato degli agricoltori sta lottando da anni, appare sottovalutato colpevolmente dalla politica. Razzie notturne per rubare i prodotti faticosamente coltivati dagli agricoltori, furti di mezzi, materiale ferroso, rame, paletti, stanno letteralmente mettendo in ginocchio l’agricoltura.
“Bisogna capire che, in questo modo, gli agricoltori pugliesi non possono andare avanti”, ha dichiarato Gennaro Sicolo. “Il nuovo governo, che speriamo sia formato al più presto, dovrà subito prendere in mano subito la situazione, coordinandosi con la Regione Puglia, le Prefetture, le Province e i comuni. L’agricoltura ha aspettato già troppo tempo, è il momento di avere delle risposte”.
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