Mesagne. Milioni di euro spesi per la rete idrica e rioni con acqua a intermittenza
A Mesagne dove interi rioni hanno l’acqua centellinata e altre zone ne sono completamente prive. Così, i cittadini hanno iniziato a protestare, a chiamare e richiamare il numero verde di Acquedotto pugliese per segnalare il gap senza riuscire a risolvere il problema. Tuttavia, sembra che alla base della ristrettezza di acqua, o della totale chiusura, ci sarebbe il cattivo funzionamento di un impianto di sollevamento che potrebbe essere insufficiente a coprire le zone della città. L’impianto in questione non sarebbe stato aggiornato al reale fabbisogno della popolazione. A subire i maggiori disagi sono quelle famiglie, molte con bimbi piccoli, le cui abitazioni sono prive di deposito di acqua e di un’autoclave. In via Fiume, ad esempio, Giacomo ha segnalato la carenza di acqua, nella stessa situazione si trova la signora Anna, sempre in zona Materdomini, che ha spiegato che la pressione dell’acqua nella loro zona è insufficiente per i fabbisogni familiari. “E’ un grosso problema – ha spiegato la signora - non possiamo fare una doccia e quando si fa la lavatrice cisi deve aiutare a immettere l'acqua dentro al cestello”.
Sul disagio lamentato dai cittadini si è attivato l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona, che ha spiegato: “La chiusura totale dell’acqua nella giornata di ieri è dovuta a una rottura della condotta idrica su cui l’Aqp è intervenuta per risolvere il disagio per la popolazione”. Tuttavia, al di là dell’intervento per tamponare la falla sulla condotta, resta il disagio dei residenti di questi rioni che da anni convivono con un flusso di acqua bassissimo. “Nella nostra zona – ha spiegato Cosimo - non c'è mai stato un flusso di acqua regolare, scorre a filo da anni con una pressione lentissima. Per noi è davvero un grosso disagio. Più volte ho segnalato questo disagio alle autorità competenti senza ottenere né risposta né, ovviamente, la soluzione al problema”. In ogni modo questo disagio sembra alquanto strano ai cittadini che da alcuni anni convivono con i disagi dovuti al rifacimento della rete idrico-fognaria, anni in cui si stanno investendo diversi milioni di euro per ristrutturare una rete colabrodo e ancora vi sono zone dove il flusso dell’acqua non è sufficiente a garantire i normali servizi domestici”.
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