Mesagne. Guano ed erbacce deturpano la chiesa di Sant'Anna

Maggio 31, 2023 752

Ha ben 340 anni, è bellissima ed ha uno stile fuori dal comune. La sua bellezza rende piazza Orsini del Balzo una delle più belle e ricercate piazze salentine. Si tratta della chiesa barocca di sant’Anna di Mesagne che ormai ha perso parte del suo lustro, della sua patina ed ha urgente bisogno di un restyling conservativo. Il suo tetto sembra un campo di erbacce infestanti, idem sul prospetto posteriore della fabbrica cristiana. Questa situazione ha causato l’infiltrazione di acqua nelle stanze al primo piano con la conseguente produzione di muffa sulle pareti. Come se non bastasse molte finestre sono prive di infissi. La conseguenza è che gli ambienti sono divenuti abituali dimore per i piccioni, che in zona sono più che presenti.

Volatili che oltre a deturpare le sale con la loro presenza vi lasciano giornalmente il loro guano. La proprietà della chiesa di sant’Anna è del comune di Mesagne mentre la gestione è della parrocchia della chiesa Matrice da cui dista poche decine di metri. La chiesa, ad una navata con copertura a volta, fu progettata, così come l’intera piazza che compendia appieno lo stile barocco, dall’architetto e sacerdote mesagnese Francesco Capodieci (1605-1688) e fu fatta edificare nel 1683 da Vittoria Capano, vedova di Nicola de Angelis, feudatario di Mesagne, per sciogliere un voto alla santa alla quale aveva chiesto la guarigione del figlio Carmine. All’interno, oltre ai matronei in legno, da segnalare le tele secentesche della Deposizione, copia della tela realizzata da Paolo Veronese in Ostuni, della Crocifissione con san Francesco d’Assisi e santa Caterina da Siena e della Natività con sant’Anna e san Gioacchino. Purtroppo, sono diversi gli anni in cui la chiesa non è stata sottoposta a una ristrutturazione generale. Il tetto è un prato di graminacee, altra tipologia di erba infestante è presente sulla parte retrostante e sul campanile. Il tutto in uno stato di degrado e abbandono che stride tanto con la nomina di Mesagne a “Capitale regionale della Cultura 2023”, oppure al riconoscimento di “Città d’Arte” che la caratterizza da diversi lustri.

Tuttavia, al momento non è previsto nessun restauro, non ci sono soldi. O meglio i soldi ci potrebbero anche essere se non fossero stati impegnati per gli eventi ludici che caratterizzeranno la prossima estate. Intanto, il Comune nelle prossime settimane metterà in sicurezza la chiesa. Innanzitutto, farà pulire gli ambienti al primo piano dal guano dei piccioni, poi chiuderà con delle reti tutte le finestre per evitare l’ingresso dei volatili. Infine, nel prossimo autunno provvederà a diserbare il campo di graminacee. Il tutto in attesa di fondi che possano ridare dignità artistica alla fabbrica e ai “gioielli” in essa conservati.

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