Inclusione, reciprocità e sostenibilità. Ad Ostuni si è conclusa una partecipata VII edizione del “Festival della Cooperazione Internazionale”

Ottobre 28, 2023 808

Domenica 22 ottobre 2023, con la cerimonia di preparazione alla intitolazione del giardino di Largo Risorgimento a Madeleine e Raoul Follereau, si è conclusa formalmente la VII Edizione del “Festival della Cooperazione Internazionale” -  “Mare Omnium – Città e comunità sostenibili ed inclusive nel Mediterraneo”.

Nella mattinata di Domenica 22 ottobre 2023, alle ore 10:30, ad Ostuni, tre coinvolgenti eventi, hanno concluso la VII Edizione del “Festival della Cooperazione Internazionale” -  “Mare Omnium – Città e comunità sostenibili ed inclusive nel Mediterraneo”.

La prolusione del grande economista dei beni e del bene comune, Stefano Zamagni, ci ha confermato nella convinzione che oltre lo Stato ed oltre il mercato, il vero presidio dell'umano è il principio di reciprocità, incarnato dal dono e dall'amore.

Il professor Francesco Fistetti, con I suoi richiami filosofici, ha illustrato il volume “Le nostre generose reciprocità” del professor Philippe Chanial.

Il professor Luciano Ardesi, responsabile della rivista Amici di Follereau, e la socia nazionale AIFO e Cavaliere al Merito della Repubblica, Susanna Bernoldi, hanno arricchito l'incontro con le loro riflessioni acute ed appassionate.

Infine, il presidente nazionale Antonio Lissoni ha rimarcato l'impegno dell'AIFO all'estero e in Italia per costruire la civiltà dell'amore.

Poi, una passeggiata breve in Ostuni, guidata dalle preziose annotazioni della professoressa Enza Aurisicchio, fino a largo Risorgimento. Qui, con il sindaco Angelo Pomes, si è svolta la cerimonia simbolica di preparazione alla intitolazione del giardino a Madeleine e Raoul Follereau.

Il sindaco ha consegnato la delibera ai responsabili AIFO, che come associazione ha assunto l'impegno di realizzare un percorso pedagogico permanente nei vialetti del giardino.

«Il successo di pubblico, ha dichiarato il dottor Franco Colizzi, psichiatra e scrittore, coordinatore del Festival, dimostrato dalla rassegna stampa, dalle iniziative nelle scuole e nelle comunità cittadine, dalla partecipazione ai 4 webinar specifici, continua a dimostrare la necessità di un evento ricorrente dedicato alla solidarietà concreta, alla cooperazione tra popoli e comunità e alla diffusione della cultura del dono. Tanto più in una fase storica funestata da crisi economiche, pandemia da virus SARS-CoV2, guerre che si riaccendono con crudele violenza».

L’evento di quest’anno ha avuto come tematica centrale quella ispirata all’obiettivo 11 dell’Agenda Onu 2015-2030 e alla contemporaneità mediterranea, “Mare Omnium – Città e comunità sostenibili ed inclusive nel Mediterraneo”. Un tema di estremo interesse, in quanto si è discusso di innovazioni, coesione sociale e salvaguardia dei nostri territori urbani e rurali.

La città di Ostuni è stata con forza al centro dell’evento, grazie al contributo e al supporto della nuova amministrazione comunale, ma anche altre città pugliesi, come Oria, Francavilla Fontana e Lucera, hanno già ospitato delle iniziative. Nelle prossime settimane vi saranno ancora degli eventi, a Fasano, Oria e Massafra con una mostra fotografica e una rappresentazione teatrale sul tema della migrazione, ad Ostuni con un corso per giornalisti sul tema del reportage fotografico in zone di conflitto. Stanno infine realizzandosi anche delle iniziative sorelle in diverse città fuori della Puglia, a cominciare da Imperia, Santa Margherita Ligure e Latina.

«Il Festival non è stato un aggregato di azioni, ha concluso Colizzi, ma un contributo appassionato a sostegno della speranza attiva che il Mediterraneo diventi un mare di tutti, tra terre del ben vivere, del dono e della reciprocità».

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