Mesagne. Criticità nel condominio dell'Arca, la protesta In evidenza
Protestano i residenti di un condominio di edilizia popolare, di proprietà di Arca Nord Salento ex Iacp ubicato a Mesagne in via Enna, per le condizioni in cui si trova lo stabile nelle aree comuni. Muri pieni di umidità la cui salinità sta facendo saltare sia l’intonaco sia la pitturazione. Inoltre, le radici dei pini presenti nel viale ha reso inaccessibile una rampa di ingresso alla zona posteriore dell’edificio. Più volte i residenti hanno segnalato i fatti all’Arca Nord, inviato sms, trasmesso email, ma nulla si è mosso. Hanno inviato richieste ufficiali all’ingegnere Marta Melis, responsabile dell’ufficio Manutenzione di Arca Nord, senza tuttavia avere nessun riscontro tecnico. Disperati si sono rivolti al Comune solo che l’ente non avendo competenze giuridiche sulla struttura non è potuto intervenire.
A questo punto gli affittuari, che versano regolarmente la loro quota di affitto ad Arca Nord, sono letteralmente disperati e umiliati perché non sanno più a chi rivolgersi affinché i loro diritti siano rispettati in quanto i doveri, cioè il pagamento delle rette, sono regolarmente onorati. “Nei mesi scorsi più volte abbiamo interagito con gli uffici di Arca Nord – ci ha spiegato una signora che ha il ruolo di capo condomino di una palazzina – ma nonostante le promesse non abbiamo mai visto un tecnico cui poter descrivere le carenze presenti nello stabile. Purtroppo la struttura ha bisogno di diversi interventi manutentivi e se non si interviene con tempestività le criticità presenti si aggraveranno”. La salinità nelle aree condominiali è alquanto estesa, sulle pareti il colore verderame inizia a salire verso l’alto. La preoccupazione dei residenti è che l’umidità che sta salendo verso l’alto possa raggiungere gli appartamenti causando gravi danni. “Poi c’è l’area esterna che andrebbe sistemata – ha detto un’altra condomina – le radici degli alberi di pino hanno rovinato la carrabilità del viale che conduce nel retro dello stabile dove ci sono i box per le auto. L’asfalto si è sollevato in maniera difforme non permettendo alle auto di poter transitare. Ormai siamo disperati non possiamo vivere in un ambiente che non è più salubre e che vediamo depauperarsi ogni giorno. In fin dei conti chiediamo solo di poter avere sullo stabile una manutenzione ordinaria prima che diventi straordinaria”.
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