Mesagne. Indagini in corso sul rinvenimento di antichi reperti

Giugno 02, 2024 910

Uno strano rinvenimento è stato fatto ieri mattina dagli operai che stanno svolgendo dei lavori sulla linea idrica extraurbana di Acquedotto pugliese nel Comune di Mesagne. In una busta di colore nero, in genere utilizzata per riporre la spazzatura, hanno rinvenuto dei gioielli storici. Non monili, ma ceramica messapica del III o IV secolo avanti Cristo che qualcuno si è voluto sbarazzare gettandola in strada, in un luogo dove sapeva bene che sarebbe stata ritrovata in breve tempo. Sul luogo del rinvenimento sono giunti gli agenti del locale commissariato che hanno recuperato i reperti e avviato le indagini per ricostruire l’intera vicenda. L’episodio si è verificato al mattino, quando gli operai di Aqp sono giunti in via provinciale per San Vito nei pressi della rampa per immettersi sulla statale 7 in direzione Brindisi. Qui hanno notato una busta di colore nero, strappata da cui fuoriuscivano alcune cretaglie. Si sono avvicinati e hanno constatato che si trattava di reperti storici. Alcune coppette in argilla con decorazioni pittoriche, coperchi di ceramica nera, coperchi con la decorazione di immagini floreali di colore rosso e nero. C’era anche un grazioso volatile di argilla. Diversi di questi reperti erano rotti a causa del lancio che l’anonimo possessore, che li deteneva in maniera illegale, ha fatto dall’auto alla strada. Gli operai hanno allertato immediatamente le due archeologhe presenti sul luogo che hanno il compito di sorveglianza degli scavi per conto della Soprintendenza archeologica. Le esperte hanno compreso subito l’importanza di quei reperti e le strane modalità di rinvenimento. Perciò hanno allertato il locale commissariato. Poco dopo sul posto sono giunti gli agenti dell’unità scientifica che hanno repertato il tutto, svolto i rilievi del caso e posto sotto sequestro i reperti. Saranno le indagini a ricostruire l’intera vicenda. I reperti una volta analizzati saranno consegnati alla Soprintendenza per la ricostruzione e destinazione finale. Le indagini, invece, dovranno fare luce sia sulla strana modalità del ritrovamento sia sul perché il possessore se ne è voluto sbarazzare con quelle modalità. Comprendere se il possessore poteva essere un tombarolo oppure un collezionista che se ne è voluto sbarazzare poiché iniziavano a “scottare”.

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