Mesagne. La villetta del rione Sant'Antonio vandalizzata In evidenza
Altalene rotte, rifiuti gettati nei vasi per piante, di cui non se né vista mai una, tronchi di alberi tagliati e lasciati in bella mostra, pavimenti antitrauma per bimbi divelti, giochini rotti, escrementi di cane che i proprietari non raccolgono e si potrebbe continuare così ancora per molto per descrivere una delle diverse villette presenti a Mesagne nel comprensorio delle ex palazzine di residenza popolare del rione Sant’Antonio. Sembra di non essere nella città dell’accoglienza, della sicurezza pubblica, della bellezza urbanistica. Eppure è Mesagne. Una delle altre facce della città, quella lontana dal parco “Potì” oppure dalla villa comunale in cui tutto è in ordine, o quasi. Un degrado che non è certo da addossare alla pubblica amministrazione bensì al privato, al vandalo, a colui che incurante dei soldi pubblici investiti per migliorare la bellezza e la funzionalità della città preferisce deturparla.
Al centro come in periferia. Sono danni strutturali che costano non al Comune bensì ai cittadini, i quali dovrebbero saper tutelare questi beni, migliaia di euro l’anno. In una di queste villette c’è un’altalena, dove alcuni bimbi prima di entrare nella scuola materna “Montessori” si intrattengono a giocare. Il vandalo ha distrutto i sediolini. Una signora li ha riacquistati e ricollocati. Dopo alcune settimane li ha trovati di nuovo rotti. E oggi versano in quello stato poiché è inutile rimetterli perché i vandali, in una sorta di incomprensibile gioco, si divertono a romperle. In questo comprensorio di edilizia popolare non vi sono telecamere di videosorveglianza, né private né pubbliche, pertanto il vandalo si sente autorizzato ad agire sapendo che difficilmente sarà individuato. Più volte i residenti hanno chiesto un controllo discreto, silente, ma presente delle forze dell’ordine al fine di educare chi l’educazione, purtroppo, non l’ha ricevuta.
E qui sì che dovrebbe intervenire l’Amministrazione comunale, la parrocchia, che dista solo qualche decina di metri, la scuola per quanto di sua competenza. Istituzioni che dovrebbero, purtroppo, sostituirsi alla famiglia quando questa latita sul fronte educativo. “Queste villette del comprensorio Sant’Antonio potrebbero essere un’oasi di pace e tranquillità – hanno spiegato alcuni residenti – se solo non ci fossero vandali e sporcaccioni che le imbrattano e distruggono quanto di bello c’è”. “Il Comune – ha spiegato l’assessore alla Manutenzione, Antonello Mingenti – ha già pronto sia il progetto sia qualche risorsa per queste villette. È solo una questione di tempo per un restyling”. Questione di tempo ha detto bene l’assessore Mingenti. Proprio così se si pensa che solo tra dodici giorni inizia la scuola e con essa l’arrivo dei bambini, oltre a quelli del comprensorio, desiderosi di giocare.
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