Parte a tre cilindri l'associazione antracket di Mesagne In evidenza

Febbraio 07, 2015 2360

associazione antiracket e antiusura logoE’ iniziato in maniera non proprio esaltante il cammino del nuovo direttivo dell’associazione antiracket

e antiusura “Legalità e sicurezza” di Mesagne. Nel primo incontro, infatti, sono state ratificate le dimissioni del fotografo Enzo Neve, giunte prima con sms e poi con una nota, che ha gettato un’ombra sul direttivo parlando di problemi ostativi di carattere “etico e morale”. Il riferimento è verso il presidente Fabio Marini, com’è stato chiarito nel primo incontro del direttivo dallo stesso Neve in uno scambio, piuttosto vivace, con il presidente. Parole che, lanciate oggi, lasciano, in ogni modo, perplessi giacché sia Neve sia Marini erano presenti anche nel precedente direttivo e una questione di natura “etica e morale” non era mai stata sollevata, almeno con questi toni. Allora c’è da pensare che qualcosa nei rapporti dei due, nel frattempo, è mutata. Come non c’è da nascondere che all’interno dell’antiracket, alla luce di questa querelle, c’è stato qualcuno che ha proposto di azzerare il direttivo e ripetere le elezioni. “Su questa vicenda non ho nulla da dire – ha spiegato Marini – ne prendo atto e andiamo avanti. Non voglio fomentare nessuna polemica”. Tuttavia, archiviate le dimissioni di Neve dal direttivo, ma non da socio, il consiglio ha dibattuto su chi doveva prenderne il posto. E qui sono state due, fondamentalmente, le linee di pensiero. C’è stato chi ha proposto che la scelta ricadesse su don Pietro De Punzio, giudice della Sacra rota, in una sorta di continuità con monsignor Angelo Argentiero, già vice presidente dell’antiracket, scomparso prematuramente, e chi sul primo dei non eletti, Cosimo Muri. Ha prevalso la seconda linea ed è stato cooptato Cosimo Muri, commerciante e già presidente della Confcommercio. Muri è un professionista apprezzato e stimato in città dal carattere riflessivo. Così, il nuovo direttivo è composto, oltre che da Marini, anche dal vice presidente Antonio Maizza, dall’ex sindaco, Mario Sconosciuto, dall’imprenditore agricolo Emanuele Guglielmi dall’imprenditore Francesco Semeraro e da Michela Cipriani. Quest’ultima, per la verità, ha tenuto a precisare che fa parte del direttivo squisitamente a titolo personale e non come dirigente dell’Opificio sociale. Una precisazione scontata poiché tutti i componenti del direttivo ne fanno parte a titolo personale e non in rappresentanza d’istituzioni, sodalizi o enti. Tuttavia, adesso che il direttivo è stato ricomposto deve iniziare a mettere in campo le varie azioni utili a contrastare il fenomeno dell’usura e del racket. “Stiamo programmando le nostre attività e, quindi, sottoporremo le linee d’indirizzo nella prossima assemblea dei soci – ha concluso il presidente Marini - andremo avanti come abbiamo fatto in questi anni secondo il calendario dei lavori”.