per la proprietà di corte Figheroia nell’ente pubblico si cerca di comprendere cosa non ha funzionato. Intanto, sulla condotta che il Comune ha avuto in tribunale è stata presentata un’interrogazione da parte di Nuova Italia popolare al fine di chiarire l’intera vicenda ed evitare delle “archiviazioni”. Infatti, nel Comune in diversi uffici che hanno svolto regolarmente i loro compiti nella trattazione della vicenda di corte Figheroia c’è del malessere e della contrarietà per il risultato negativo raggiunto. Tutti, ognuno per le proprie competenze vorrebbe sapere a che livello si è verificato il corto circuito che ha spianato la strada al “knock out” legale. “Mentre il candidato Sindaco Molfetta e i suoi tanti e nuovi sodali continuano a disinteressarsi della cosa pubblica – ha detto il candidato sindaco di Progettiamo Mesagne, Antonio Calabrese - ora più che mai perché impegnati a propagandare il nuovo che avanza, nonostante quasi cinque lustri di attività politica, molti dei quali trascorsi con responsabilità di governo, la macchina amministrativa pare continui a non dare prova, in alcuni settori, di efficienza e di trasparenza”. Parole dure quelle di Calabrese che ha cercato di dipanare la nebbia che ha avvolto questa vicenda. “Senza voler entrare nel merito della vicenda – ha continuato Calabrese - riteniamo giusto conoscere la questione nel dettaglio e comprendere, se anche in questo caso, la mancanza di un controllo da parte dell’amministrazione a guida Scoditti-Molfetta abbia provocato l’ennesima beffa per i cittadini che non solo potrebbero essere privati di accedere a un bene pubblico ossia tutta o parte della corte Figheroia, fra l’altro asservita da pubblica illuminazione, ma anche pagarne le conseguenze in termini economici attraverso il pagamento delle spese legali che ovviamente incidentalmente pagano i cittadini”. Nell’interrogazione urgente, presentata da Nip, il capogruppo consiliare, Alberto Destino, di poter conoscere quali atti sono stati acquisiti dall’ufficio Legale del Comune da parte dei vari uffici coinvolti nel procedimento amministrativo e quali di questi sono stati effettivamente depositati a riprova della proprietà comunale, di tutta o parte, della corte dei Figheroia. “Vogliamo accertare – ha spiegato Destino – se c’è stata una condotta negligente da parte di alcuni uffici interessati nella gestione dell’intera vicenda, tali da arrecare un pregiudizio all’amministrazione comunale e quindi ai cittadini, alla luce anche della soccombenza nel procedimento e quali provvedimenti intende porre in essere a tutela dell’ente”.
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