Molfetta: “Quando ho cercato di avvicinarmi all’argenteria” sono stato bloccato In evidenza

Marzo 25, 2015 4437

comunedimesagne“Quando ho cercato di avvicinarmi all’argenteria” sono stato bloccato.

Non si tratta, paradossalmente, di un tentativo di furto ma di una metafora che ha usato il candidato sindaco, Pompeo Molfetta, per far comprendere che, pur facendo parte dell’attuale maggioranza di governo, la sua attività è stata fermata nel momento in cui ha cercato di comprendere alcuni “meccanismi”, politico-amministrativi, che ruotano all’interno dell’attuale coalizione. Intanto, sull’altro fronte ci sono novità circa un probabile accordo politico tra “Civico 26” e “Progettiamo Mesagne”. “A distanza di alcune settimane appare ormai chiaro che il Pd si è coalizzato con se stesso mentre gli altri vanno tutti in ordine sparso”, ha spiegato il candidato sindaco Molfetta il quale ha precisato come “Civico 26, al momento, si è alleato solo con i fratelli d'Italia”. Molfetta ha, quindi, aggiunto: “Non sopporto gli integralisti, non sopporto lo sgomento dei puristi, degli ortodossi, degli intransigenti quelli che danno un giudizio morale, che su questo punto hanno avviato una campagna diffamatoria e stanno tirando su la macchina del fango”, ha detto pensando chiaramente a coloro che in questi giorni stanno attaccando la sua coalizione politica, costituita in maniera anomala confronto al passato, etichettandola come una “marmellata di idee e di culture” differenti che si sfalderà alle prime difficoltà. “Qualcuno mi ha detto – ha continuato Molfetta - che una schifezza simile non l'aveva mai vista, di vergognarmi e, quasi, mi dava uno schiaffo. Fortunatamente era un mio amico”. Secondo Molfetta questi sentimenti sono “figli della doppia morale per cui se l'accordo con pezzi di centrodestra lo fanno loro (riferito al Pd, n.d.c.) è un’operazione politica se la faccio io è spazzatura. Se Vizzino sta con loro è buono se sta contro di loro è cattivo. Se io sostengo per vent'anni i loro candidati è cosa buona purché non metta le mani sull'argenteria”. Insomma un pot-pourri che, sicuramente, scandirà i ritmi elettorali di questa tornata. Tuttavia, questa critica non è piaciuta a Molfetta che ha aggiunto: “Se io parlo con Giuseppe Semeraro, di “Mesagne futura”, sono un venduto, un voltagabbana. Eppure, io con Semeraro ci ho parlato, ci ho mangiato ed ho clamorosamente scoperto che parla come me e mangia come me, un buon punto di partenza. Noi abbiamo l'ambizione di costruire un’alleanza civica ampia, aperta, dove nessuno fa l'analisi del sangue all’altro”. Intanto, anche nelle altre coalizioni qualcosa di nuovo potrebbe emergere nei prossimi giorni. In particolare tra “Civico 26” e “Progettiamo Mesagne” dove sono in atto non solo delle prove di dialogo ma addirittura di una potenziale alleanza. Il tutto sotto la regia del candidato alla presidenza della Regione Puglia, Francesco Schittulli. Dall’accordo, però, è esclusa Forza Italia con cui il dialogo è stato “traumaticamente” interrotto già da alcuni mesi. Se le trattative andranno in porto per le due formazioni, composte da più liste civiche, potrebbe delinearsi una sola figura di candidato sindaco.