Mesagne. Black out elettrico manda in tilt il rione

Aprile 13, 2015 3051

contatoriIl distacco di energia elettrica avvenuto giovedì mattina nella zona della basilica del Carmine di Mesagne

ha creato non pochi problemi ai residenti. Soprattutto agli studi medici presenti in zona. Il distacco, pur se programmato, ha causato una vibrante protesta dei residenti che in queste ore stanno redigendo un esposto da inviare al sindaco Scoditti e al prefetto di Brindisi. In un caso un medico è stato affrontato verbalmente da un operaio addetto alla manutenzione degli impianti di energia poiché aveva chiesto per quanto tempo era stato programmato il distacco elettrico. Per loro, infatti, la mancanza di energia si può inquadrare in un’interruzione di pubblico servizio. Insomma una serie di disservizi che si sarebbero potuti evitare con una programmazione più attenta. I fatti si sono verificati nel rione Carmine. Il sindaco, avvisato dall’Enel del distacco, aveva emesso un’ordinanza con la quale aveva inibito, per l’intera giornata di giovedì, le attività presso la scuola media “Materdona” che era rimasta chiusa. L’Enel, da parte sua, per avvisare i residenti aveva disposto in zona una serie di volantini attaccati sui pali della pubblica illuminazione. Per la verità pochi per essere visti e letti da tutto il rione. Così, giovedì mattina quando è stata staccata l’energia elettrica gli studi professionali si sono trovati in difficoltà. Stessa cosa gli esercizi commerciali, principalmente i bar che hanno potuto svolgere un’attività limitata. Si è registrata anche la protesta di una mamma ammalata con in casa un neonato. Per non parlare dei medici che non hanno potuto utilizzare il sistema informatizzato per emettere le ricette mediche, collegarsi con gli enti previdenziali per la trasmissione dei dati, utilizzare l’archivio dei computer per annotare accertamenti diagnostici o ricercare i precedenti per emettere delle diagnosi mirate. In un caso c’è stata una certa tensione tra un medico e un operaio addetto ai lavori elettrici. “Quando mi sono trovato l’attività medica paralizzata – ha spiegato il professionista – sono uscito fuori dallo studio per vedere cosa fosse accaduto e ho visto alcuni operai intenti a manutenere la rete elettrica. Ho chiesto loro quanto tempo saremmo rimasti senza energia e per tutta risposta sono stato aggredito verbalmente per questa mia semplice domanda. Inoltre, in caso di distacco prolungato, l’Enel farebbe bene a mettere in campo altri tipi di comunicazioni affinché tutta l’utenza ne possa venire a conoscenza e si possa preparare all’evento”. Secondo il medico gli operai che stavano lavorando non avevano sulle tute il tesserino di riconoscimento. Nelle prossime ore un esposto sarà inviato da un gruppo di residenti al sindaco Franco Scoditti e al prefetto di Brindisi, Nicola Prete.