Mesagne. Tregua armata sul centro di raccolta in zona Pip

Aprile 13, 2015 2596

la-sala-giorgioIl primo round della querelle sul centro di raccolta materiali,

che l’Amministrazione comunale di Mesagne dovrà realizzare in via Marangio, è stato vinto dagli imprenditori. O sarebbe meglio dire che è stato vinto dalla ragione. L’Amministrazione, infatti, ha assicurato gli imprenditori che la struttura, da realizzare all’interno dell’area di 5 mila metri quadrati, non sarà adibita allo stoccaggio di rifiuti pericolosi che saranno custoditi da tutt’altra parte. Né saranno staccati rifiuti umidi. Per il resto è convinta che il progetto sarà un “fiore all’occhiello” della città poiché realizzata secondo le ultime tecnologie in tema ambientale. Pace fatta, dunque, tra l’assessore alle Attività produttive, Giorgio La Sala, e gli imprenditori della zona industriale? Al momento solo una tregua per verificare se gli accordi presi saranno mantenuti. Il centro di raccolta sarà un sito custodito destinato al conferimento di frazioni recuperabili, potenzialmente pericolosi, o ingombranti dei rifiuti urbani individuati e localizzati dal piano di ristrutturazione del servizio. L’accesso al centro è consentito solo durante gli orari di apertura. I Comuni all’avanguardia hanno dotato i cittadini di tessere magnetiche con le quali possono aprire il centro, pesare il rifiuto e depositarlo negli appositi contenitori. Uno scontrino, rilasciato all’utente, attesta l’intera operazione e serve per accumulare punti utili ad abbattere il pagamento della relativa tassa sui rifiuti. In fin dei conti il cittadino, che ben ricicla e non abbandona la spazzatura in strada, aiuta il Comune a vendere il rifiuto ed è giusto che ne sia compartecipe nei ricavi. “Il centro di raccolta di via Marangio non sarà una discarica – ha chiarito l’assessore La Sala – i rifiuti saranno custoditi il tempo necessario per caricare i camion e conferirli presso le aziende che li lavoreranno. Il progetto aumenta notevolmente il grado di vivibilità di Mesagne e il senso civico dei cittadini. Mi dispiace solo della posizione assunta da alcuni industriali su questa vicenda pur avendo spiegato loro che non di discarica si tratta ma semplicemente di un centro di raccolta, che è ben altra cosa”. Infine l’assessore ha spiegato: “Sono stato ben felice di contribuire alla stesura di questo progetto poiché sono convinto che farà compiere un salto di qualità della vita”. Intanto, dall’altra parte, il legale degli imprenditori ha già depositato in Comune una diffida sottoscritta dalla gran parte degli imprenditori che operano nella zona industriale di Mesagne secondo la logica “Fidarsi è bene non fidarsi è meglio”.  

Ultima modifica il Lunedì, 13 Aprile 2015 09:17