Sarebbe stata la quinta edizione. Purtroppo ritardi, incomprensioni, tra l'Amministrazione comunale e l'associazione Ristoratori riuniti, ne hanno minato lo svolgimento. L’iniziativa era patrocinata dal Comune di Mesagne, dal Gal Terra dei Messapi, dall’Associazione Ristoratori mesagnesi riuniti e dal consorzio “Carciofo brindisino igp. Se tutto va bene se ne riparlerà il prossimo anno. Un'occasione non solo persa ma, soprattutto, sprecata per la città di Mesagne giacché lo scorso anno furono diverse migliaia le persone arrivate in città per degustare il re della tavola. “La Festa del carciofo brindisino sarebbe stata un’ottima occasione per valorizzare la qualità della cucina mesagnese – ha spiegato Fabrizio Dipietrangelo, presidente dell’Associazione Ristoratori riuniti – attraverso la quale avremmo potuto far conoscere a tanta gente giunta da fuori città la nostra Mesagne, il suo scrigno di arte e di cultura. Avevamo chiesto agli altri partner un piano di comunicazione pubblicitaria di respiro regionale e invece ci siamo trovati davanti al nulla”. Il presidente ha, quindi, aggiunto: "La nostra non è una sagra, senza nulla togliere a questa tipologia di evento, bensì una vera festa del carciofo brindisino Igp e, pertanto, ci interessa che a Mesagne giunga gente da fuori provincia e regione giacché i brindisini ben conoscono le qualità di questo ortaggio. Purtroppo questo piano di comunicazione non c'è stato assicurato e da qui è scaturita la decisione di non mettere a disposizione la nostra macchina logistica". Il Comune aveva deliberato l'investimento di 4 mila euro per un piano di comunicazione. Amareggiato dall'annullamento della festa l'assessore alle Attività produttive, Giorgio La Sala, il quale ha comunque organizzato un convegno scientifico internazionale sui prodotti agroindustriali per mettere in evidenza le loro qualità salutari e gastronomiche. "Bisogna ammettere che non c'è stata la volontà di voler svolgere la festa - ha precisato l'assessore - da una parte le avverse condizioni atmosferiche di quest'anno hanno inciso sulla qualità del carciofo dall'altra vi sono state una serie di incomprensioni tra cui la data in cui svolgere la festa. I ristoratori non l'hanno voluta svolgere a marzo poiché hanno avuto timore che le condizioni meteorologiche avrebbero inciso negativamente sulla riuscita della manifestazione. Così di rinvio in rinvio si è giunti al primo maggio quando era ormai troppo tardi".
Breaking News :