della Santissima Annunziata di Mesagne dove alcuni ignoti malfattori hanno trafugato gli ori che la Vergine aveva addosso. La scoperta del fattaccio è stata fatta dai fedeli che hanno avvisato il parroco. Non è la prima volta che i ladri scelgono le chiese per rubare. Spesso rubano le cassette delle offerte altre volte i manufatti presenti nelle fabbriche cristiane molte delle quali sono prive di sistemi di videosorveglianza e di allarme. La chiesa della Santissima Annunziata, che fa parte del vetusto complesso monastico dei frati Domenicani, sorge a pochi metri dalla centralissima via Brindisi. In una zona particolarmente frizzante di presenze. La parrocchia, peraltro, è piena di attività religiose. Per cui è un cenacolo di iniziative. La scoperta del fatto si è verificata alcuni giorni fa quando qualche fedele entrando in chiesa è andato davanti alla statua della Vergine per pregare ed ha notato che la stessa era priva degli ori che gli sono stati donati dai fedeli. In preda a un preoccupante presentimento la notizia è stata girata al parroco il quale con sua meraviglia ha scoperto che i monili della Madonna non c'erano più. Qualcuno li aveva sottratti. Tante le ipotesi poche le certezze. Probabilmente il ladro ha agito di giorno quando la chiesa è vuota. Il parroco è in sacrestia a svolgere le varie pratiche amministrative e qualche fedele è intento a sistemare gli ambienti attigui. In questo scenario qualcuno è entrato in chiesa, ha aperto la teca in cui è custodita la Vergine e gli ha tolto i monili. Poi è fuggito senza lasciare nessuna traccia. Dopo la scoperta del furto e la relativa denuncia alle forze dell'ordine, che va ad aumentare il faldone degli atti similari verificatesi negli ultimi anni nelle chiese mesagnesi, il sacerdote ha accettato il suggerimento di qualche suo collaboratore di dotare la chiesa di un impianto di videosorveglianza. Quanto meno per scoraggiare le azioni dei ladri e per tutelare l'enorme patrimonio artistico presente in chiesa. Oltre che a poter fornire una collaborazione fattiva alle indagini delle forze dell'ordine. Questo, naturalmente, per il futuro giacché per il passato resta l'amarezza di un furto sacrilego che mai ci si sarebbe aspettati. Oggi le chiese sono dei veri scrigni d'arte. Dei gioielli di storia che vanno tutelati in ogni modo dai ladri che, pur di fare qualche euro, li depredano di valori inestimabili che la storia della comunità locale ha raccolto gelosamente per secoli. Ecco perché anche il Comune ha il dovere di tutelare questo patrimonio, oggi apprezzato da turisti nazionali e internazionali, contribuendo alla sua custodia. Anche investendo qualche risorsa economica.
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