l'animale che nella mattinata di giovedì ha azzannato una studentessa sedicenne. Questo, almeno, secondo l'Oipa. Di parere contrario alcuni residenti. Questi i risvolti dei primi accertamenti eseguiti in città. Si tratterebbe, secondo i volontari, di presunti cani di famiglia che, a maggior ragione, andrebbero individuati e controllati per verificare se sono microchippati. Il controllo è importante per individuare i proprietari ed eventualmente denunciarli per mancata custodia. Tuttavia, il peloso che ha azzannato la ragazzina aveva un collare di colore azzurro simile a quello che indossano i cani di quartiere. Saranno le indagini a fare chiarezza. Intanto la studentessa sta meglio e nella giornata di ieri ha ripreso ad andare a scuola. Nel frattempo sono diverse le segnalazione che sono giunte dal rione Sant'Antonio che hanno segnalato, in particolare, la presenza di un cane scuro particolarmente aggressivo. "Fortunatamente mia figlia non ha paura dei cani - ha spiegato il papà della ragazzina - immagino, però, se nella medesima situazione si fosse trovata una persona che ha paura dei cani e si sarebbe messa a correre. Probabilmente gli animali l'avrebbero assalita e le conseguenze sarebbero state ben peggiori. Ecco, perché, è importante il controllo del territorio da parte del Comune sia se sono cani di quartiere sia per i cani di famiglia". E un'altra persona ha aggiunto: "Il Comune ha emanato un'ordinanza per multare gli accompagnatori dei cani privi di sacchetto per la deiezione. Ed è giusto. A questo punto, però, dovrebbe multare se stesso per le deiezioni dei cani liberi di circolare in città che, spesso, sporcano e depauperano l'ambiente". La vicenda del peloso che ha azzannato la ragazzina sta facendo discutere la città poiché c'è chi è a favore della presenza in città dei cani di quartiere c'è chi invece, pur essendo d'accordo, auspica un maggiore controllo da parte degli organi preposti. "I cani di quartiere non sono a rischio per i cittadini - ha spiegato un commerciante del rione campo sportivo - fino a poco tempo fa noi ne avevamo uno che ogni mattina faceva il giro dei negozi e ognuno gli dava qualcosa da mangiare. Non entrava mai nelle nostre attività e non ha mai fatto male a nessuno. Era la nostra mascotte. poi, purtroppo, è morto". Il Comune di Mesagne ha stipulato un protocollo di intesa con l’Associazione Oipa sin dal 2012 per la reimmisione sperimentale sul territorio comunale di cani, dopo le necessarie sterilizzazioni e la dotazione di appositi collarini. Le indagini, per individuare il cane che ha aggredito la ragazzina, sono condotte dal comando della polizia locale.
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