Il proprietario del Silver Moon: Lascio la città e vado via In evidenza

Maggio 15, 2015 5513

carovigno cristallIl comproprietario del bar "Silver Moon", Cristall Carovigno,

che divide la proprietà con la sorella, è amareggiato da quest'ultimo episodio criminale che ha minato la sua serenità e quella della sua famiglia. Sposato, con un bimbo, da tre mesi dorme nel bar per paura dei furti. Solo a marzo scorso ha subito due furti e un tentativo di furto. E poi altre due rapine e furti negli anni passati. "Non ce la faccio più - ha confessato tra l'emozione - chiudo tutto e vado via da questa città che ho amato per anni ma che adesso non voglio più vedere perché mi sta stretta". Ha chiesto ai fotografi e agli operatori dei media di non fotografare l'attività in un atteggiamento di comprensibile prostrazione ed amarezza. "Mi spiace dirlo ma stavamo meglio quando stavamo peggio", ha detto con un certo risentimento verso chi, secondo lui, non è riuscito a tutelarlo in questi anni in cui ha subito angherie delinquenziali. "Ho avuto difficoltà nel farmi credere. Mi hanno perfino denunciato per porto abusivo di arma - ha spiegato - poiché una volta avevo nel locale una mia arma denunciata ma che non poteva essere lì. Cosa dovevo fare se subivo furti e rapine. Ho cerato di difendermi in qualche modo". Durante un furto i malfattori si sono portati via anche la centralina dell'allarme e il registratore dell'impianto di videosorveglianza. "Non ho i soldi per comprarli nuovamente - ha spiegato - quei pochi ricavi li investo nel bar e nella tabaccheria. Lo Stato ci riconosce una percentuale di guadagno del 6,5 per cento sulla vendita delle sigarette. Significa che devo vendere mille euro di tabacchi per avere un ricavo di 65 euro. Vi sembra che si può vivere con questi margini? Eppure lo facciamo e andiamo avanti. Però questi episodi criminali ci rovinano". Nella mattinata di ieri Critall Carovigno è andato in banca per chiedere un prestito. "Non c'è stato nulla da fare - ha aggiunto - l'accesso al credito per noi vittime di questi fattacci è difficile. Sto ancora pagando 26 mila euro di merce che mi hanno rubato nei precedenti furti. Nessuno fa un'assicurazione, anzi quando ho chiesto di farla mi hanno ridacchiato in faccia come per dire: "ma chi vuoi che ti assicuri"". Così, torna nuovamente alla ribalta l'istituzione di un consorzio fidi che dovrebbe aiutare le vittime della criminalità facilitando l'accesso al credito. Ieri mattina il bar è stato aperto regolarmente dalla sorella di Carovigno. Lui è arrivato alle 8,30 dopo aver riposato appena un'ora. Un'altra giornata di lavoro, e di paura, l'aspetta.