giudice del tribunale Stefania De Angelis, degli arresti di Danilo Zuccaro, 25 anni di Mesagne, Giovanni Livieri, 31 anni di Mesagne, e Marco Gravina, 23 anni di Mesagne, accusati di tentata rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni personali. Zuccaro e Livieri dovranno rispondere anche di tentata estorsione giacché un paio di ore prima del fattaccio si sarebbero recati dal proprietario del bar, Cristall Carovigno, di 43 anni, chiedendo una somma di 400 euro a "titolo di amicizia". I tre, difesi dagli avvocati Massimo Murra, Gianfrancesco Castrignanò, Marcello Falcone e Rosanna Saracino, hanno risposto a tutte le domande e rigettato le accuse. Gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. Sulla vicenda è intervenuto il presidente dell'associazione antiracket e antiusura "Legalità & sicurezza" di Mesagne, Fabio Marini. "Si tratta di un risultato che premia la grande professionalità e tenacia profuse dalla forze dell’ordine nel controllo del territorio a garanzia della sicurezza e della legalità dei cittadini e degli operatori economici", ha detto Fabio Marini. "L’immediato intervento delle forze dell’ordine deve incoraggiare gli operatori economici e stimolare i cittadini ad una maggiore fiducia nelle istituzioni e sollecitare tutti ad una più intensa collaborazione", ha suggerito Renato De Scisciolo, coordinatore regionale della Fai, la Federazione antiracket italiana, della Puglia. Infatti, secondo i due uomini dell'antiracket è importante che commercianti e cittadini si rivolgano alla polizia o ai carabinieri sin dai primi momenti e dai primi approcci da parte di malviventi, in modo da segnalare i fatti e gestire insieme le criticità. "Di fondamentale importanza nelle azioni di repressione è la collaborazione dei cittadini che devono segnalare e denunciare alle forze dell’ordine, senza esitazioni, eventuali fatti criminosi", ha precisato Marini che ha invitato ad aumentare il senso di collaborazione con la magistratura, con le forze di polizia e con i referenti dell'associazione che assicurano anonimato e collaborazione. "L’operatore economico che denuncia rafforza il senso dello Stato, spezza la coltre di omertà che avvantaggia solo l'associazione criminale", ha spiegato De Scisciolo. Marini e De Scisciolo hanno, quindi, assicurato a Cristall Carovigno, vittima di questa disavventura "la nostra vicinanza e solidarietà, invitandolo a non mollare, a rimanere nella nostra bellissima Mesagne, garantendogli la nostra massima collaborazione e disponibilità per quanto di nostra competenza". Infine hanno espresso apprezzamento e gratitudine al commissariato di polizia di Mesagne "per la brillante operazione che ha visto l’arresto dei tre malviventi mesagnesi con le accuse di tentata estorsione, tentata rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni dolose ai danni di un commerciante mesagnese".
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