che il mondo politico e civile è sceso in campo per opporsi a questi atti di prevaricazione e illegalità. Intanto il gestore del bar, Cristall Carovigno, ha assicurato che nell'eventuale processo che sarà istruito a carico dei tre rapinatori si costituirà parte civile. Stessa cosa dovrebbero fare il Comune di Mesagne e l'associazione antiracket, che hanno con delibera il primo e statuto il secondo la costituzione di parte civile nei processi a carico di potenziali estorsori. "Sentiamo il dovere di ringraziare Cristall Carovigno per il coraggio dimostrato per non essersi piegato alle leggi della violenza che una squinternata criminalità vorrebbe imporre alla nostra città", ha spiegato Raffaele Depunzio segretario di Progettiamo Mesagne. "Cristall, col suo diniego - ha continuato - ha tracciato un solco profondo fra i cittadini che lavorano faticosamente e che coll’impegno quotidiano hanno affrancato la città dagli anni bui della criminalità, e quelle sacche di delinquenza, più o meno organizzata, che ancora sopravvivono nonostante l’encomiabile impegno di magistratura e forze dell’ordine". Depunzio ha fatto notare che: "Mesagne oggi è esposta alla recrudescenza di fenomeni di microcriminalità che creano ulteriore destabilizzazione a una comunità già fortemente provata dalla mancanza di opportunità di lavoro e dalla grande incertezza per il futuro". Depunzio ha concluso: "A Cristall, che ha espresso il suo rammarico manifestando la volontà di chiudere l’esercizio commerciale, sentiamo il dovere di incoraggiarlo ad andare avanti, di non darla vinta a chi agisce per impoverire ulteriormente la nostra città". "Purtroppo le difficoltà del nostro territorio abbinate alla perdurante crisi economica mettono ancor di più in pericolo sia i cittadini inermi che gli operatori economici dai pericoli delle azioni criminali, un fenomeno costante e in crescita in questi ultimi tempi", ha spiegato Giancarlo Facecchia, coordinatore di Fratelli d'Italia secondo il quale "la giunta uscente, sull'importante tema della legalità ha conseguito un flop clamoroso sia nei risultati operativi che nella percezione reale da parte dei cittadini". I tre rapinatori, assegnati ai domiciliari, sono Danilo Zuccaro, 25 anni di Mesagne, Giovanni Livieri, 31 anni di Mesagne, e Marco Gravina, 23 anni di Mesagne, accusati di tentata rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni personali. Zuccaro e Livieri dovranno rispondere anche di tentata estorsione giacché un paio di ore prima del fatto si sarebbero recati dal proprietario del bar, Cristall Carovigno, di 43 anni, chiedendo una somma di 400 euro a "titolo di amicizia". Le indagini non sono concluse.
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