del premio internazionale di architettura "The Plan Award 2015". La manifestazione si svolgerà oggi e domani a Milano presso il centro congressi Mico nell'ambito del programma Forum Perspective 2015, sotto il patrocinio di Expo 2015, ha selezionato nella categoria "future project", sottocategoria "House", residenze – ville – abitazioni, tra 500 progetti presentati undici finalisti e cinque progetti meritevoli di presentare ad una giuria internazionale le proprie opere. Tra questi finalisti vi è il progetto di una villa mesagnese presentato dallo studio dell'architetto Massimo Tamburrano che ha curato e ne sta seguendo tutti gli aspetti stilistico architettonici in collaborazione con il centro di Fisica edile di Gravina di Puglia che ne ha curato gli aspetti energetici con l'adozione del protocollo Itaca, della certificazione PassivHause e del progettista degli impianti di ventilazione, Roberto Falcone. Mesagne, dunque, e le sue professionalità in grado di competere con grandi ed affermati studi di architettura e progettazione internazionale e questo grazie alle competenze italiane, pugliesi ed in particolare mesagnesi capaci di raccogliere lo stimolo e l'idea messa loro a disposizione da un committente da sempre attento all'innovazione e impegnato a mettere in atto in un territorio mediterraneo quelle tecnologie e materiali adottati in altri territori europei ed internazionali, senza però snaturare la vocazione e la tipicità delle locali tradizioni costruttive. Dal tufo pugliese abbinato alla canapa e calce, al sughero, al vetro, al cellulare, insomma tutti materiali naturali, con autosufficienza energetica e la totale assenza di impianti di riscaldamento e raffrescamento tradizionali; solo una ventilazione meccanica controllata e l'impiego degli apporti passivi del sole, questa, in pillole, una idea che rende speciale il progetto. Questi concetti, infatti, sono stati apprezzati dal comitato selezionatore del premio "The Plan" e consentirà oggi allo studio Tamburrano di illustrare, durante le conferenze di presentazione dei cinque progetti finalisti, le ragioni tecnico stilistiche per convincere la giuria che la residenza di Mesagne possa essere la vincitrice del premio. "Si tratta di una "Casa Passiva" - ha spiegato l'architetto Tamburrano - un edificio ad altissime prestazioni energetiche, dove il fabbisogno per la climatizzazione, sia invernale che estiva, riscaldamento e raffrescamento, è bassissimo. Questo fabbisogno è talmente basso che è possibile riscaldare o affrescare l'edificio con il solo impianto di ventilazione dell'aria". Che dire, l'innovazione c'è adesso bisogna solo augurare un in bocca al lupo al progettista di questa abitazione del terzo millennio che ha utilizzato tecniche e materiali da sempre in natura e nella disponibilità dell'uomo.
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