Situazione tutt’altro che tranquille per i residenti. Alcuni giorni fa si è verificata una rapina ai danni di due pensionati mentre altri mesagnesi hanno denunciato diversi furti. La spavalderia dei malviventi è così arrogante che neanche i sistemi di allarme sono riusciti a frenare le scorribande. Così, mentre la gente da una parte ha paura dall’altra chiede sicurezza alle istituzioni. Una rapina si è verificata giorni fa nella contrada residenziale “Torretta”, in una zona piuttosto densa di abitazioni. Alcuni malviventi sono arrivati nei pressi dell’abitazione di un noto vigile urbano in pensione, peraltro dal fisico prestante. Quando si sono assicurati che all’interno vi erano i proprietari e la cognata del vigile due malviventi sono entrati in casa con il volto travisato da passamontagna e sotto la minaccia di una pistola si sono fatti consegnare tutto il denaro che avevano in casa. Peraltro la cognata del vigile aveva ritirato da poco la pensione. Circostanza, questa, che fa pensare che i rapinatori erano a conoscenza del fatto, magari si erano appostati nei pressi dell’ufficio postale e seguito i pensionati. Hanno intimato ai proprietari di non muoversi e sono fuggiti con qualche centinaia di euro in tasca. I due, probabilmente, sono mesagnesi poiché dal lessico espresso durante la breve ma decisa conversazione con le vittime sembrava gente del posto. Non è tutto poiché un altro cittadino, nello specifico un sindacalista della Cgil pensionati che ha l’abitazione poco lontano da quella dell’ex vigile, ha subito un furto di vari attrezzi agricoli. In una villetta ubicata lungo la provinciale che collega Mesagne a Serranova i ladri sono entrati in casa e hanno portato via diversi elettrodomestici tra cui il televisore. Incuranti del sistema di allarme entrato immediatamente in funzione. Sul posto sono giunti il proprietario e i vigilantes ma dei ladri non c’era più traccia. Le indagini sono seguite sia da carabinieri sia da polizia, secondo le denunce presentate. Intanto la gente non vive serena alla luce di questi episodi che, pur inquadrandosi in atti di criminalità diffusa, preoccupano i cittadini. E’ ancora vivo tra i mesagnesi, infatti, il sequestro di persona con rapina di un medico avvenuto lo scorso anno mentre era nella sua abitazione di campagna. L’episodio, purtroppo, è catalogato ancora nei cold case mesagnesi. In questo caso molto potrebbero fare le attività d’inteligence delle forze dell’ordine nel prevenire i reati prima di essere consumati. La conoscenza dei mutamenti sociali del territorio è importante. Come importante è un coordinamento tra le varie forze dell’ordine. Dalla polizia ai carabinieri, dai vigili urbani ai vigilantes. Solo uniti si può vincere questa battaglia contro la criminalità. Per far questo, però, c’è bisogno di uomini e mezzi che non sempre ci sono. E questo i criminali lo sanno bene.
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