è stata compiuta dai vigili urbani di Mesagne che nella giornata di giovedì hanno denunciato due persone di Latiano. I vigili hanno bloccato alcuni lavori edili abusivi eseguiti a ridosso dell’area archeologica di Muro Tenente, poiché era stato depositato del materiale di scavo di dubbia provenienza. Inoltre, durante le fasi del sequestro delle aree i vigili hanno colto in flagranza di reato un cittadino di Latiano che poco prima aveva appiccato il fuoco, in un oliveto, a diversi cumuli di rifiuti pericolosi e ingombranti: dai pneumatici a lavatrici e frigoriferi, sprigionando fumi tossici nell’area circostante. Gli episodi si sono verificati durante un normale controllo del territorio rurale ricadente nell’agro del Comune di Mesagne. I vigili, addetti alla repressione dei reati edili-ambientali, hanno notato che all’interno di tre terreni agricoli coltivati a uliveto, posti in contrada Muro Tenente, a ridosso della provinciale Mesagne-vecchia Latiano, erano stati depositati in maniera incontrollata circa 300 metri cubi di terra da scavo, provenienti da uno sbancamento, da utilizzare successivamente per livellare il suolo. I vigili hanno avviato le indagini accertando che per i lavori non era stata rilasciata nessuna autorizzazione da parte del Comune. Peraltro gli immobili in questione ricadono in una fascia di rispetto dell’area del sito storico di Muro Tenente sottoposta a vincolo archeologico. Durante tali accertamenti i vigili hanno individuato il proprietario. Si tratta di un uomo di 68 anni, D. T. A., residente nel vicino Comune di Latiano. L'uomo messo davanti ai fatti non è riuscito a dimostrare la provenienza del materiale depositato sotto gli alberi di olivo. Inoltre non aveva nessuna certificazione che potesse attestare la qualità della terra depositata. L'uomo è stato denunciato sia per reati edilizi che per non aver rispettato le aree sottoposte a vincolo archeologico avendo cosparso il suolo con rifiuti speciali. Mentre i vigili erano intenti a redigere il verbale di sequestro dell'area si sono accorti di una colonna di fumo proveniente da un vicino oliveto. Poco prima, infatti, era transitato davanti a loro un Apecar con a bordo diversi manufatti. Insospettiti si sono recati sul posto e hanno trovato diversi rifiuti avvolti dal fuoco. Il tutto in un oliveto. Probabilmente l'intento era quello di ricavare, una volta bruciati, il ferro contenuto nei manufatti da rivendere ai rigattieri e guadagnare qualche euro. Sul posto è giunta una pattuglia di carabinieri della stazione di Mesagne che hanno bloccato e denunciato l'uomo che è residente a Latiano.
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