un sit-in dei Cobas degli operatori ecologici di Mesagne per porre all'attenzione della nuova Amministrazione i vecchi problemi della gestione dei rifiuti. In primis i pericoli esistenti presso la piattaforma ecologica e la gestione delle assunzioni da parte dell'Ati, composta dalle ditte Axa e Gial Plast. A capo della protesta si è poso il sindacalista, Roberto Aprile. "Sono settimane che abbiamo richiesto un intervento dello Spesal per affrontare il tema pericoloso del percolato - ha spiegato Aprile - ma non si è visto ancora niente se non il caparbio atteggiamento delle aziende a non intervenire sul delicato problema della sicurezza del posto di lavoro". I lavoratori, infatti, hanno denunciato che la piattaforma ecologica di via Murri è intasata. "Il percolato - ha aggiunto il sindacalista - rimane dentro i camion perché non sanno dove scaricarlo; lo stesso percolato viene fuori dai camion colpendo gli stessi operatori mentre fanno la raccolta dell’umido; inoltre, il percolato forma una lunga scia in mezzo alla strada provocando le giuste reazioni dei cittadini". Secondo Aprile i netturbini sono "stanchi di respirare quella puzza nauseabonda". Non è tutto poiché, per quanto affermato dal sindacalista, vi sarebbero anche dei comportamenti aziendali censurabili "come quello di non pagare lo straordinario ma di farlo recuperare, di effettuare le visite mediche fuori dall’orario di lavoro, mentre per la sicurezza il Comune di Mesagne ha regolarmente pagato il dovuto alle due aziende". Infine Roberto Aprile ha presentato la situazione di un lavoratore, Antonio Bianchetto, che è ricorso al tribunale per vedersi riconoscere il diritto di precedenza sulle assunzioni stagionali.
Breaking News :