Questa volta si tratta del disservizio riguardante il ritiro dei rifiuti ingombranti che la ditta, che ha in appalto il servizio, non esegue più. In tal senso ci sono diverse lamentele degli utenti alcuni dei quali si sono rivolti agli uffici comunali preposti per segnalare il disservizio.
Inutili sono state le telefonate al numero verde "800711292" poiché risponde sempre occupato. Il disservizio si sta verificando, ormai, da diverse settimane. In pratica gli utenti chiamano il numero verde per comunicare di avere in casa un rifiuto ingombrante in maniera tale che la ditta lo ritiri dal domicilio del cittadino-utente. Il servizio fino a qualche mese fa si svolgeva regolarmente e permetteva di limitare l'abbandono, di tale particolare categoria dei rifiuti, selvaggio nelle campagne. Pratica che oltre ad essere illegale deturpa l'ambiente e costringe il Comune a dover sottoscrivere dei contratti extra con la ditta appaltatrice per la pulizia delle aree adibite a discarica abusiva. Contratti extra che costano alle tasche del Comune, e di conseguenza dei cittadini, migliaia e migliaia di euro in più.
A questo punto una cosa è chiara: chi abbandona in maniera incivile i rifiuti dove gli pare oppure è un “Paperone”, ossia ha talmente tanti euro per pagare l’aumento del servizio, che gli fuoriescono dalla tasca, oppure è un evasore. Difficile pensare che sia solo una persona incivile, sozzona, che imbratta l’ambiente solo perché annoiato a portare la spazzatura nell’isola ecologica. Intanto, ieri mattina i cittadini hanno telefonato alla piattaforma ecologica per chiedere informazioni circa il ritiro dei rifiuti ingombranti e si sono sentiti dire dall'incaricato della ditta che gestisce il servizio che è stato sospeso. Il tutto in un periodo estivo quando i rifiuti ingombranti sono in netto aumento poiché molti cittadini puliscono le residenze estive e scartano le pertinenze rotte. A quel punto i cittadini si sono rivolti alla polizia locale che invierà una nota in Comune per verificare la vicenda nei dettagli.
Per arginare questo fenomeno in chiaro aumento, di cui non sono stati ancora pubblicati i dati ufficiali sul sito della regione Puglia, importante resta l’opera di contrasto messo in campo dalle forze dell’ordine che nelle loro indagini potrebbero servirsi delle tante telecamere private di videosorveglianza sparse sia in città sia nelle zone residenziali. Su questa vicenda abbiamo cercato di ascoltare la tesi dell’Ati ma l’ingegnere Gianni Mantovano, responsabile della gestione dei rifiuti di Mesagne, pur contattato telefonicamente, ha risposto “di non essere in ufficio e di non poter rispondere per oggi” (ieri per chi legge, ndr).