a Mesagne che, durante una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto un fucile con matricola abrasa e relativo munizionamento. Il possessore, Luigi Calati, di 33 anni, è stato tratto in arresto. Evasivo il discorso del giovane che non ha fornito spiegazione circa la detenzione illegale dell'arma. Il magistrato gli ha concesso il beneficio della detenzione domiciliare. Ad effettuare il controllo sono stati i militari di Francavilla Fontana, coadiuvati dai colleghi di San Vito e Mesagne. Continua, dunque, in città il controllo da parte delle forze dell'ordine per prevenire qualsiasi tipo di reato. Durante alcune indagini che i militari della compagnia di Francavilla Fontana hanno avviato sul loro territorio per verificare alcuni fenomeni criminali hanno acquisito notizie che a Mesagne poteva trovarsi un'arma da fuoco nella disponibilità del Calati. I carabinieri per alcuni giorni hanno effettuato dei controlli a Mesagne fino a quando si sono resi conto che potevano effettuare una perquisizione mirata. Così, nella giornata di domenica alcune gazzelle di carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana e di San Vito dei Normanni, con l'ausilio delle unità cinofile di Modugno, sono arrivate a Mesagne e si sono recate nei pressi dell'abitazione del sospettato. Hanno monitorato per un po' la zona e poi hanno deciso di effettuare il blitz. Alcuni militari hanno accerchiato l'abitazione mentre altri militari hanno bussato al portone identificandosi. Appena il Calati ha aperto la porta sono entrati velocemente in casa. L'ufficiale ha mostrato all'uomo il mandato di perquisizione mentre i suoi uomini hanno iniziato i controlli. Con loro anche i cani antidroga che hanno effettuato dei controlli alla ricerca di sostanza stupefacente. I carabinieri a quattro zampe hanno controllato tutta casa senza, tuttavia, rinvenire nessuna droga. Mentre i carabinieri stavano effettuando la perquisizione hanno rinvenuto un fucile calibro 16, del tipo doppietta. Sono andati per controllare la matricola e l'hanno trovata abrasa. Insieme al fucile hanno rinvenuto 10 cartucce dello stesso calibro dell'arma. Hanno chiesto i documenti di proprietà al Calati che non li ha potuti fornire poiché l'arma non era sua. Al momento non ha fornito nessuna altra notizia: né sulla provenienza né di come ne è venuto in possesso del fucile. I carabinieri a quel punto hanno fatto scattare le manette ai polsi del giovane e l'hanno arrestato per detenzione illegale di arma clandestina e relativo munizionamento. L'arma e le munizioni sono stati sottoposti a sequestro. Dopo le formalità di rito al Calati sono stati concessi gli arresti domiciliari. Le indagini sono tutt'altro che concluse. Intanto, non è stata ancora ritrovata l'auto del dottor Quirico Cappellini, una fiammante Bmw 520, rapinata da tre banditi nella serata di sabato. L'antifurto satellitare non ha fornito, al momento, nessun aiuto.
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