rubata a Mesagne sabato sera da parte di tre malviventi. A trovarla è stata una volante della polizia durante un controllo del territorio. I poliziotti hanno già restituito la Bmw 520 al proprietario. Dopo tre giorni di ricerche, dunque, la Bmw del dottor Cappellini è stata trovata lunedì pomeriggio, intorno alle ore 16, dai poliziotti a Bari in via M. Conenna. Il mezzo è stato portato in questura e, dopo le formalità di rito e il controllo da parte della polizia scientifica, è stato restituito al Cappellini. La zona del ritrovamento, per la verità, non è quella cui si pensava in un primo momento. Tuttavia, la presenza dell'auto rubata su Bari e il movente della rapina restano tutt'ora un giallo. Infatti, l'auto non è stata rubata per fare ritorno nella loro città poiché i malviventi viaggiavano già a bordo di un'altra auto. In ogni modo saranno le indagini a chiarire i tanti dubbi che oggi sono ancora irrisolti. La rapina al dottor Cappellini è avvenuta sabato sera, intorno alle ore 19.30, su via Brindisi nei pressi di un distributore di benzina. La fiammante Bmw 520 del professionista è stata tamponata da un'altra auto, forse una Peugeot o una Citroen, a bordo della quale c'erano tre uomini. Due di loro sono scesi e hanno trascinato fuori dalla Bmw il medico strattonandolo e procurandogli alcune ferite. Poi sono fuggiti con la sua auto in direzione Brindisi. Il modus operandi e l'accento dei malviventi hanno fatto pensare che si possa trattare di soggetti non italiani, forse nomadi, giunti da fuori città se non proprio da fuori provincia perché hanno agito a volto scoperto. Nei giorni scorsi la società civile aveva protestato contro questi atti di prevaricazione. “Alcune volte anche piccoli particolari che possono sembrare insignificanti notate dai passanti e segnalate alle forze dell'ordine possono essere di grande aiuto”, aveva detto il presidente dell'associazione antiracket mesagnese, Fabio Marini che aveva invitato i cittadini a denunciare qualsiasi episodio alle forze dell'ordine. Anche il sindaco Pompeo Mofetta è preoccupato per questi episodi. "Fenomeni di microcriminalità che fanno presagire tentativi di riorganizzazione o di diversificazione del business criminale", aveva messo il rilievo il primo cittadino. "La notizia della rapina perpetrata sabato sera ai danni del dottor Quirico Capellini da alcuni malviventi - ha spiegato Fernando Orsini, già presidente del consiglio comunale - desta fortissima preoccupazione, anche per le modalità con le quali è stata portata a termine". Le indagini dei poliziotti di Mesagne adesso si sono intrecciate con quelle dei colleghi di Bari su cui si è spostata l'attenzione investigativa. Prioritario è comprendere chi erano i tre malviventi, perché erano a Mesagne e perché hanno rubato l'auto al professionista. In questa vicenda vi sono diversi punti oscuri e inquietanti che sarebbe bene chiarire quanto prima.
Breaking News :